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Inter-Conte, patto per l’Europa. Ma Zhang chiaro: no ad aumento poteri. Allegri sullo sfondo

Rimandato a fine stagione ogni discorso legato al futuro del tecnico

Fabio Alampi

Il duro sfogo di Antonio Conte al termine della sfida di campionato contro l'Atalanta ha lasciato il segno in casa Inter, ma ogni discorso sul suo futuro verrà rinviato a fine stagione. Prima l'Europa League, come scrive Tuttosport.

"Patto per l'Europa. La stella polare oggi è l'Europa League. Qualsiasi altro aspetto, leggi il confronto fra Conte e la dirigenza dopo i siluri inviati dal tecnico nel post partita di Bergamo, verrà affrontato al termine della coppa. [...] Dunque, ascia di guerra sotterrata e tregua finché la squadra sarà in corsa per poter vincere un trofeo che in casa nerazzurra manca da nove anni, quando Leonardo alzò la Coppa Italia al termine della stagione '10-11".

POSIZIONI DISTANTI

"Il tecnico salentino non ha intenzione di fare dei passi indietro sulle proprie convinzioni su cosa serva per fare un ulteriore step verso l'alto: vuole maggiori poteri, più autonomia nella gestione della squadra e sulle indicazioni di mercato, "tagliare" probabilmente qualche testa. Condizioni che, ovviamente, il club non può assecondare".

SOSTITUTI

"Insomma, dietro telecamere e taccuini, la frattura rimane evidente. La sensazione è che qualcosa si sia rotto e neanche l'eventuale successo in Europa League potrebbe riportare il sereno. [...] Tutto resta congelato, quindi anche determinati ragionamenti di mercato, così come i profili individuati per raccogliere l'eredità di Conte in caso di separazione. Allegri rimane in prima fila, Pochettino un’opzione da non scartare".

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