FC Inter 1908
I migliori video scelti dal nostro canale

copertina

Inter, il paradosso di Brozovic: era imprescindibile, oggi sembra più un peso

Inter, il paradosso di Brozovic: era imprescindibile, oggi sembra più un peso - immagine 1
In soli dodici mesi il rendimento del croato è completamente crollato: e a risentirne è tutta l'Inter

Marco Astori

Come cambiano le cose nel calcio nel giro di dodici mesi. E' successo all'Inter, che è passata dal contendersi lo scudetto fino all'ultima giornata con il Milan al faticare tremendamente a qualificarsi alla prossima edizione della Champions League. E un crollo lo ha avuto anche Marcelo Brozovic, passato dall'essere il perno centrale e imprescindibile della squadra di Spalletti e Conte prima e di Inzaghi oggi, a riserva e a quasi un peso. Ma cos'è successo al croato, considerato ancora dai più uno dei migliori al mondo nel suo ruolo di regista? Proviamo a capirlo.

Inter, il paradosso di Brozovic: era imprescindibile, oggi sembra più un peso- immagine 2

Il cambiamento

—  

Lo switch assoluto nella sua carriera il 77 lo fa proprio con il tecnico di Certaldo, che lo arretra dal ruolo di trequartista a quello di regista, dandogli maggiori responsabilità e mettendolo al centro assoluto del gioco. Da lì in poi si contano sulle dita di una mano le partite sbagliate da Marcelo, che con il cambio di ruolo assume uno status internazionale che lo rende insostituibile per l'Inter e anche per la Croazia. "E' un po' il beniamino della squadra per il suo modo di essere", disse anche Antonio Conte nel febbraio 2021 dopo averlo conosciuto bene e plasmato secondo i suoi dettami: altra dimostrazione della sua grande importanza all'interno del campo e non solo.

E con Inzaghi la musica non cambia, anzi. Con le partenze di Hakimi e Lukaku, i vincitori dello scudetto nella stagione precedente hanno ricevuto senza volerlo ancor più responsabilità: a maggior ragione Brozovic, che al suo fianco non ha più Eriksen ma un giocatore completamente diverso nelle caratteristiche come Calhanoglu. Ma l'adattamento al suo nuovo compagno è molto rapido e i due diventano presto compatibili e Brozo prosegue nel suo momento di imprescindibilità, tanto che fino a febbraio è l'unico dei nerazzurri a partire sempre titolare. Poi, però, arrivano i problemi.

Inter, il paradosso di Brozovic: era imprescindibile, oggi sembra più un peso- immagine 3

Non si gioca senza Brozovic

—  

Inizia la crisi dell'Inter post-derby che coincide anche con il periodo di assenza di Brozovic. Il croato salta il Sassuolo per squalifica e i nerazzurri cadono in casa per 2-0; successivamente si infortuna al polpaccio nel finale di partita contro il Liverpool ad Anfield e salta Torino e Fiorentina in casa, entrambe terminate col risultato di 1-1: tre gare saltate, solo due punti conquistati e nessuna vittoria. E gli esperimenti provati da Inzaghi non funzionano: Barella e Vecino registi non riescono infatti a sostituire adeguatamente il croato, che mai come in quel momento si dimostra indispensabile. Sembra quasi che senza di lui l'Inter non possa giocare a calcio.

Nell'annata corrente, però, sembra rompersi qualcosa. Il 25 settembre Brozovic si infortuna in Nazionale ed è costretto a più di un mese d'assenza: i pensieri vanno alla stagione precedente e ai pessimi risultati senza di lui, ma Inzaghi si inventa Calhanoglu regista e le cose vanno ottimamente, se non addirittura meglio rispetto all'ultimo periodo di Brozovic. Il turco infatti si dimostra perfetto per quel ruolo, sia nel palleggio che nel velocizzare il gioco in verticale: non c'è dunque fretta di recuperare il 77. Che però torna il 6 novembre e assaggia il campo a piccoli sprazzi prima di partire per la spedizione in Qatar: lì gioca tutte le partite, salvo poi avere una ricaduta in semifinale con l'Argentina.

Inter, il paradosso di Brozovic: era imprescindibile, oggi sembra più un peso- immagine 4

La rottura

—  

L'acciacco sembra meno grave del previsto, ma Brozo torna a Milano e l'Inter si rende conto che dovrà fare a meno di lui ancora a lungo. Marcelo salterà tutte le partite del mese di gennaio e comincia un po' di irritazione in casa nerazzurra: tanto che il nome di Marcelo comincia a venir discusso anche in sede di mercato, con il Barcellona che sembra volere un nuovo regista. Non si chiude però il tanto chiacchierato scambio con Kessie e Brozovic resta a Milano. Ora è però riserva e sfiduciato e il suo futuro sembra segnato, con una cessione che a fine stagione sembra più concreta che mai: l'Inter non può infatti permettersi una riserva da più di 6 milioni l'anno e ha trovato in Calhanoglu il suo titolare con Asllani pronto a subentrare.

E il tutto si è ultimamente rilesso in campo, a discapito sia di Brozovic che dell'Inter: nelle ultime apparizioni, complici i tanti impegni e l'infortunio in Nazionale di Calhanoglu, il croato è stato chiamato in causa molto da Simone Inzaghi, senza però rispondere come fatto negli ultimi anni. Marcelo sembra infatti tornato quello di qualche anno fa, distratto e indolente, caratteristiche che sembrava finalmente aver lasciato alle spalle. Ma c'è un quarto posto da conquistare, il sogno di una semifinale di Champions League e un trofeo ancora da provare ad alzare: si metta da parte l'io e si pensi al noi. L'Inter e Marcelo Brozovic, ora più che mai, hanno un disperato bisogno l'uno dell'altro.

tutte le notizie di