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L’Inter pensa a Conceiçao: primo contatto tra le parti. Questo l’ostacolo più grande

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Per il dopo Inzaghi il club nerazzurro pensa anche al tecnico del Porto: c'è già stato un primo contatto

Gianni Pampinella

L'Inter che arranca in campionato, sembra aver fatto la sua decisione: a fine anno si cambia. Con ogni probabilità non sarà Simone Inzaghi l'allenatore della stagione 2023/24. Sono tanti i nomi dei tecnici sul taccuino dei dirigenti nerazzurri cui si è aggiunto Sergio Conceiçao come sottolinea la Gazzetta dello Sport. "Al Porto è considerato un’istituzione e ha ancora un anno di contratto. In città è amatissimo e per i tifosi è il vero intoccabile. Non sarà semplice, dunque, riuscire e strapparlo al presidentissimo Pinto Da Costa, ma l’ambizione di Sergio è enorme e per lui sarebbe difficile dire no all’Inter, anche se dovesse trattarsi di un progetto di ricostruzione. Un primo contatto c’è stato, esplorativo".

Sergio Conceicao Porto Inter

"Poi si vedrà. Certo, fare o meno la Champions fa tutta la differenza del mondo e potrebbe essere la variabile più importante, mentre a oggi il vero scoglio per l’Inter sembra essere la clausola rescissoria. Anche perché trattare col Porto è tutt’altro che una passeggiata e in viale della Liberazione lo sanno bene".

"Conceiçao e l’Inter si conoscono da tempo e sanno cosa l’uno può dare all’altro. Due estati fa fu “bruciato” sul rettilineo finale dall’amico Simone Inzaghi anche perché non convinto di aver concluso la sua avventura al Porto. Inter e Napoli sondarono il terreno, ma intanto Sergio discuteva con la dirigenza lusitana il suo nuovo contratto, da allenatore top. E alla fine ha avuto ragione, visto che lo scorso anno ha vinto il suo terzo campionato col club di Oporto".

Conceicao Inter Porto

"Conceiçao è cresciuto negli anni e ha tante pro di cui tener conto. Intanto è un tecnico flessibile, non legato a un solo sistema di gioco. Il suo Porto cambia pelle in continuazione, anche se il sistema di riferimento resta il 4-2-3-1. La capacità di adattarsi al materiale a disposizione e l’abilità nel migliorare i giocatori hanno fatto di Sergio un tecnico molto stimato anche fuori dal Portogallo".

(Gazzetta dello Sport)

 

 

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