Spesso viene paragonato a un treno in cosa ed effettivamente è la sensazione che si ha quando scatta a tutta velocità sulla fascia. Ne sa qualcosa Igor travolto da quello che viene considerato uno degli insostituibili di questa Inter, Achraf Hakimi. La sua assenza contro la Juve in Coppa Italia si è sentita, ma adesso Conte potrà contare sul marocchino per tentare di ribaltare il risultato dell'andata.
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Hakimi, la volontà dell’Inter e il triangolo delle Bermuda. Achraf affascinato da Conte, poi ha…
La sua assenza contro la Juve si è sentita, ma ora Conte potrà contare su Hakimi per tentare di ribaltare il risultato dell'andata
I numeri parlano per lui: in campionato ha preso parte a dieci reti (sei gol e 4 assist), meglio di ogni difensore dei cinque campionati top. "Misurare la velocità del treno è un’altra esperienza rilevatrice: il marocchino ha toccato il massimo nel derby di ottobre, 34,36 chilometri orari", sottolinea la Gazzetta dello Sport. "Sarà pure stata costretta a differire a marzo il pagamento della prima rata di 13 milioni al Real, ma l’Inter non vuole certo perdere il treno. Anzi, l’intenzione è di prenderlo per molti anni ancora".
"Non è certo un'esplosione casuale: anche se è elettrico, frenetico, Achraf si è adattato con calma alla nuova vita. Era affascinato dal sergente Conte ancora prima di arrivare, poi ha scoperto dal vivo quanto sia duro seguire i suoi ordini. La tattica esasperata è dura da apprendere per chi arriva da un altro mondo. L’allenatore, però, inizia ad apprezzare anche le sue chiusure difensive. Le sedute personalizzate per “sgrezzarlo” sono servite e ora Achraf è molto più completo rispetto a quando è arrivato".
Conte ha creato l'ecosistema migliore per Hakimi
"In avanti, invece, Conte ha creato l’ecosistema migliore per farlo esplodere. Achraf può correre alle spalle del terzino e a quel punto sono dolori. Anzi, là a destra, si è creato un triangolo delle Bermuda che risucchia ogni avversario. I movimenti di Hakimi sono sincronizzati con quelli di Barella e Lukaku e portano l’esterno a sfondare. Crossa 3,5 palloni a partita, il triplo dei colleghi di ruolo, e fa più di un tiro (1,19), oltre il doppio della media dei difensori di A".
(Gazzetta dello Sport)
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