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Inter, non sarà Villa Bellini bis: i temi del vertice e i nomi mercato. Ma Zhang deve capire…

L'editoriale di Alfio Musmarra per Fcinter1908: in casa Inter è tempo di incontri. Antonio Conte vedrà la dirigenza per delineare il futuro

Alfio Musmarra

"Dopo settimane di massacro mediatico scopriamo che l’Inter è tutt’altro che morta, che la squadra non è affatto contro l’allenatore e che Hakimi non è poi così scarso come qualcuno voleva far passare. A tutti o quasi serve del tempo per ambientarsi, ad un attaccante meno, ad un esterno di più per la complessità del ruolo in un calcio sempre più tattico ed evoluto.

"Come annunciato dal tecnico che tutto è tranne che stupido, nei prossimi giorni ci sarà un nuovo incontro per definire le strategie future. Sarà importante tornare a confrontarsi soprattutto con il presidente che manca ormai da troppo tempo.

" Questa volta non ci saranno tensioni, sarà un confronto assolutamente sereno che servirà a capire le idee della proprietà non solo sui piani di mercato. Perché la vera sorpresa è che le parti da quest’estate in avanti si sono ritrovate su alcuni aspetti ritenuti fondamentali e non più procrastinabili che andranno sottoposti all’attenzione di Steven Zhang.

"Perché già in estate al presidente erano stati presentati dei punti ritenuti di cruciale importanza sui quali si era chiesto di intervenire ma che poi sono rimasti cristallizzati. Col tempo questi punti sono stati rafforzati anche dalle alte sfere dirigenziali che però non possono intervenire come vorrebbero.

"Spetta al Presidente Steven Zhang quindi occuparsene. Ma Zhang è in Cina e non si sa quanto abbia capito l’importanza di determinate dinamiche che nel terzo millennio hanno un’incidenza paritaria rispetto ad un acquisto di mercato.

"Perché la sensazione è che su alcune cose la Società sia rimasta al palo. Imprigionata da clichè superati dal tempo. Son passati presidenti, giocatori e allenatori in questi 10 anni ma ci sono cose che non sono mai cambiate e si vede, si tocca con mano, si percepisce. Ma dalla Cina, è difficile capire.

"Lavorare all’Inter è tutt’altro che semplice e non è una boutade. Chi era abituato bene si è reso conto delle difficoltà oggettive, ma per risolvere alcune situazioni pendenti serve l’imprimatur presidenziale che dalla Cina deve decidere di intervenire e dar seguito a quel che tecnico, e non solo, chiedono da tempo. E non riguarda il mercato.

"Le linee guida sono già state date nell’incontro di Villa Bellini e difficilmente cambieranno. Marotta e Ausilio dovranno essere bravi a snellire l’organico ed i nomi sono noti a tutti. In base a chi uscirà e come, ci saranno due o tre entrate al massimo. Un attaccante alla Gervinho e due centrocampisti. Uno potrebbe essere Paredes .

"La corsa scudetto è appena iniziata, Milano sembra essere ritornata il centro del Mondo. Ma la Cina è lontana e qui c’è bisogno di un Presidente, che senta il peso ed il piacere di un ruolo straordinario e che non deleghi ad altri, perché quando ci sono di mezzo le deleghe…iniziano i problemi.

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