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TS – Inzaghi, l’oro di Zhang: ha portato 200 mln all’Inter. Confronto choc con Conte

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Il paragone tra gli incassi ottenuti da Simone Inzaghi e Antonio Conte all'Inter: ecco i numeri riportati da Tuttosport

Il lavoro di Simone Inzaghi nelle coppe, europee e nazionali, è sotto gli occhi di tutti. Supercoppa e Coppa Italia l’anno scorso, con ottavi di finale di Champions League; Supercoppa, finale di Coppa Italia e semifinali di Champions quest’anno. L’Inter è chiamata a conquistare sul campo il quarto posto in Serie A ora e poi potrà concentrarsi sulle coppe. Tuttosport oggi ha paragonato gli incassi di questa annata fin qui raggiunti a quelli dell’ultima annata di Antonio Conte, quella dello scudetto.

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Inter, stagione da 200 milioni!

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Mercoledì in novanta minuti, nel salvadanaio sono entrati i soldi per la finale di Coppa Italia e quelli per la Supercoppa d’Arabia allargata a quattro squadre. Briciole al confronto del jackpot già incassato dalla Uefa per la semifinale di Champions League (93 milioni). Ma, grazie a una costanza di rendimento nelle gare da dentro o fuori che era sconosciuta dai fasti dell’Inter morattiana, Simone Inzaghi ha portato in dote in due stagioni già oltre 200 milioni per Suning. Una cifra mostruosa e del tutto imprevista nelle previsioni di bilancio che, anche in malaugurato caso di mancata qualificazione alla Champions che verrà, contribuirà ad attutire in modo considerevole il colpo.

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Con o senza Champions

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Vero è che l’Inter perderebbe un 15% del fatturato, ma in questa stagione la squadra è andata talmente oltre gli obiettivi fissati (qualificazione agli ottavi) che l’effetto boomerang sarebbe sì importante, ma non di certo drammatico come fa intravvedere chi mette comunque in discussione l’allenatore. Il tutto senza sottolineare come questa Inter, anche a fronte di un possibile ridimensionamento legato soprattutto ai rinnovi più onerosi oggetto di trattativa (su tutti quello di Alessandro Bastoni), potrebbe giocare l’Europa League con buone possibilità di arrivare in fondo. Scenario, questo, ancora tutto da scrivere - dopo tutto il 4° posto dista solo due punti - mentre l’attualità riporta la mente al super-incasso dal botteghino fatto con la Juve (4.318.850 euro) e ai proventi attesi per la finale di Coppa Italia.

Le finaliste incassano 3 milioni per il cammino fatto, a cui ne vanno aggiunti 4.5 destinati a chi alza il trofeo (2 per la perdente) più il 45% a testa dei ricavi da botteghino dalla gara dell’Olimpico (circa altri 2 milioni). Soldi a cui andranno aggiunti quelli per la nuova Supercoppa che porterà in dote a chi la vince 7 milioni con un montepremi complessivo da 23. In cassa, grazie a Inzaghi, Zhang ha già messo i soldi per l’ultima edizione, quando il trionfo sul Milan è valso poco più di 7 milioni tutto compreso. La parte del leone, nel bilancio del biennio inzaghiano l’ha fatta, ovviamente la Champions: un anno fa il club nerazzurro ha incassato 64,8 milioni, mentre al momento - in attesa dell’euroderby - siamo a 93.

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Il paragone con Conte

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Per rendere l’idea, nel 2020-21, stagione dello scudetto conquistato da Antonio Conte, gli introiti garantiti dalla Uefa erano stati 37,8 milioni, questi - uniti ai premi per il campionato vinto - avevano portato a una sessantina di milioni alla voce profitti legati al rendimento di una squadra con il monte-ingaggi più alto e con costi legati al mercato imparagonabili rispetto a quella attuale. La voce “campionato”, per Inzaghi quest’anno sarà ovviamente penalizzante, però agli atti restano i 26,6 milioni incassati per il secondo posto del torneo scorso.

Niente male per un allenatore che ha un ingaggio dimezzato rispetto a chi l’ha preceduto e che era stato chiamato al capezzale di una squadra che sembrava sul punto dall’essere smantellata, come fatto credere da Conte stesso: anche per questo pensare a un suo ritorno, a oggi sfiora l’utopia viste pure le richieste dell’interessato, a livello di stipendio, totalmente fuori budget per l’Inter”, si legge.

(Fonte: Tuttosport)

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