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"Thu-La è un marchio registrato, con l’ambizione di soppiantare la Lu-la che non c’è più. Non c’è più neppure virtualmente, se è vero che Lautaro ha pure smesso (ormai da tempo) di seguire Lukaku sugli account social. Ciao Romelu, neppure citato. Neppure imitato. Perché in campo s’è visto il francese che ha provato a rifare l’esultanza di Lukaku verso il Toro. Ma Lautaro è rimasto freddo, impassibile. «No, io non esulto più così», ha detto l’argentino in maniera più che decisa. Aria nuova, vita nuova".
"Importante è stata la serata di Thuram. Che non segnava e non tirava, prima della Fiorentina. Ha fatto gol con la testa, ne ha provocati altri due, ne avrebbe potuti segnare lui stesso altri tre. Va bene portarsi le mani alle orecchie per ascoltare l’urlo di San Siro. E mica solo l’urlo, il derby è anche nei cori. Perché la canzone che gli hanno dedicato gli interisti è la stessa che per anni a Milano risuonava dall’altra parte, dedicata a un certo Kakà. Un derby è per sempre, un derby è per la seconda stella. Marcus che si prende San Siro, 18 anni dopo esserci entrato la prima volta da bambino per vedere papà Lilian. Ieri le parti si sono invertite: Lilian in tribuna a tifare per il figlio", sottolinea Gazzetta.
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