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Tronchetti: “Addio Pirelli? Altri sponsor investiranno di più. Inter? Credo che Suning…”

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Una lunga intervista, per raccontare l'Inter tra presente e futuro, tra campo e sviluppi societari, che includono anche l'addio di Pirelli

Marco Macca

Una lunga intervista, per raccontare l'Inter tra presente e futuro, tra campo e sviluppi societari, che includono anche l'addio di Pirelli dopo 26 anni di matrimonio. Marco Tronchetti Provera, amministratore delegato dell'azienda milanese, ai taccuini de Il Foglio ha parlato dei colori nerazzurri a 360°. Ecco le sue parole:

Scatto d'orgoglio

"L’Inter al momento gioca un buon calcio, ha dei giocatori forti ed è messa in campo bene… Ci stiamo divertendo. Quando siamo usciti dall’Europa ero certo che Antonio Conte avrebbe reagito con uno scatto di orgoglio. Lo si vedeva dalla sua reattività in quel periodo, era un uomo che stava soffrendo e doveva in qualche modo venirne fuori. E c’erano solo due strade, uscire dal progetto o vincere".

Lukaku

"Dallo stesso Lukaku, pur bravissimo, non mi aspettavo così tanto. È sorprendente nell’utilizzo intelligente della sua potenza non solo come trascinatore, ma per come sa appoggiare la palla e integrarsi con i compagni. È un giocatore straordinario, cresciuto tantissimo, però Ronaldo avrà sempre un posto speciale nel cuore di noi interisti. Ma penso anche a Barella o a Bastoni".

Eriksen e Perisic

"È rientrato in gioco anche Christian Eriksen. È stato bravo Conte a trovare le giuste motivazioni e il giusto assetto per esprimere del buon calcio. E poi mi piace vedere come tutti abbiano voglia di giocare fino all’ultimo minuto.. Mi ha colpito vedere la disponibilità di Ivan Perisic nelle ultime partite, vedere la squadra cercare il gol fino al novantesimo anche quando sta vincendo 2-0. Ha uno spirito che è quello della squadra del Triplete. Sono caratteristiche di una squadra di successo".

Conte e Mourinho

"Mou, per chi ha vissuto certi momenti certa passione, è stato qualcosa di particolare. Arrivò in un’Inter proiettata a vincere tutto. Era un interista al cento per cento, lo abbiamo visto soffrire con la squadra e poi esaltarsi. Conte è un professionista capace e poi vedremo, il suo percorso vincente deve ancora cominciare. Al momento il record di Mourinho nell’Inter è superiore".

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Addio Pirelli

"Dopo 27 anni era normale uscire. Era una decisione presa da tempo. Era naturale che ci fossero sponsor interessati e anche disposti potenzialmente a investire più di noi. E comunque ci sentiamo parte della storia dell’Inter. Per questo manterremo il legame".

Futuro Inter

"Stando a quanto si legge, credo che Suning intenda sostenere l’Inter oggi cercando dei partner. L’Inter ha comunque un appeal per degli investitori, vedremo se minoritari o no. L'azionariato popolare? Ci sono formule di varia natura come l’azionariato diffuso del Bayern dove però ci sono sponsor forti come Allianz che danno garanzie. C’è bisogno di investitori solidi che mettano a disposizione cifre importanti per gestire una squadra di calcio e quelle cifre non può garantirle un azionariato popolare. Ci può essere una partecipazione di questo tipo, ma non una proprietà suddivisa tra tanti piccoli soci".

Stadio

"Io ho un legame particolare con San Siro e penso che possa esserci lo spazio per due stadi a Milano. Mi è più difficile, anche se capisco la logica economica, immaginare uno stadio solo che ogni settimana cambia colore con una dimensione diversa da San Siro. Ma questo dipende da chi investirà nell’Inter e nel Milan".

Scudetto

"Con le dovute cautele scaramantiche mi sorprenderebbe un calo della Pazza Inter. In altre occasioni soffrivo perché sentivo che poteva succedere. Quest’anno sarei molto sorpreso se accadesse. Se guardo all’organico la Juventus è strutturata e completa, il Milan ha una forte motivazione e riesce a esprimere una voglia di vincere che è un elemento di forza".

(Fonte: Il Foglio)

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