Le due date nel mirino
—Proprio contro il Milan, nella finale di Supercoppa del 6 gennaio scorso, il motore di Calhanoglu era andato in panne una prima volta in questo 2025: Hakan aveva cominciato da titolare, come in tutti gli altri 13 derby giocati in nerazzurro, ma aveva dovuto arrendersi ai capricci degli adduttori della coscia destra dopo poco più di mezz’ora. L’Inter accusò il colpo: in una notte si ritrovò senza il suo regista e senza una Supercoppa che sembrava già vinta. La beffa che si è aggiunta al danno ha complicato le cose, perché una manciata di giorni dopo Riad, Calha si è fermato ancora, stavolta per un problema al polpaccio: il risentimento al soleo andava trattato con la massima attenzione e così è stato, anche se l’obiettivo di rientrare nel derby di campionato era chiarissimo a tutti fin dall’inizio. Dieci giorni e tre partite saltate dopo, ecco la buona notizia: Inzaghi potrà riabbracciare il suo insostituibile senza timori di ricaduta, perché Hakan ha lavorato (e sta recuperando) senza mai forzare.
L’allenamento di ieri — sempre personalizzato — è stato di buon livello, come quelli dei giorni passati e come i prossimi, si augurano in casa interista. Calha mancherà anche domenica a Lecce, poi la missione derby potrà entrare nel vivo: rientro in gruppo all’inizio della prossima settimana e panchina mercoledì in Champions contro il Monaco. Con vista sul Milan, ovviamente: se tutto filerà liscio — ad Appiano ma anche contro la squadra del Principato, visto che manca ancora un punto agli ottavi diretti — Calhanoglu potrà giocare uno spezzone in coppa, diciamo tra i 20 e i 25 minuti. È l’aperitivo ideale per la portata principale del derby, in programma il 2 febbraio alle 18.
Intoccabile
—Con Calha di nuovo a disposizione, Inzaghi ritroverà l’equilibrio dei bei tempi: dal Venezia allo Sparta, Asllani ha avuto la continuità che cercava — 4 gare di fila da titolare, che possono diventare 5 a Lecce — ma le risposte sul campo dell’albanese sono state altalenanti. Le opzioni Zielinski e Barella, poi, sono rimaste nel cassetto dopo gli esperimenti autunnali non esattamente esaltanti, quando Calhanoglu era rimasto ai box tra ottobre e novembre. Ecco perché il ritorno di Hakan si materializzerà al momento giusto: l’Inter che concede il minimo in Europa ha bisogno di replicare la stessa solidità in campionato per tornare imperforabile come nella stagione dello scudetto e il turco è lo schermo protettivo che alza parecchio la soglia di attenzione lì in mezzo. Ed è un uomo da derby, questo a San Siro lo sanno tutti. Interisti e non", si legge.
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