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CdS – Bove, lo scontro con Dumfries, il cambio della maglietta e poi il malore. Cosa è successo

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Il centrocampista della Fiorentina al 17' è crollato a terra privo di sensi, subito l'intervento di tutti i giocatori e dei soccorsi medici
Andrea Della Sala Redattore 

Il centrocampista della Fiorentina Edoardo Bove al 17' è crollato a terra privo di sensi, subito l'intervento di tutti i giocatori e dei soccorsi medici. Questa la ricostruzione di quanto accaduto sul campo durante Fiorentina-Inter

"Lo scontro con Dumfries, il cambio della maglietta e poi Bove va giù Cataldi fra i primi ad aiutarlo: gli sposta la lingua per permettergli di respirare Cataldi davanti all’ambulanza che sta per portare via Bove getty di Alberto Polverosi e Francesco Gensini I l gelo sul Franchi, la paura, il terrore. Edoardo Bove crolla a terra, quasi davanti alla panchina dell’Inter. È il minuto 17, fino a quel momento Edoardo non ha dato cenni di malessere, correva e si batteva come fa sempre. Qualche minuto prima, su un calcio d’angolo dell’Inter, si è allacciato con Dumfries nell’area viola, è caduto sul fianco sinistro, l’arbitro ha fischiato una punizione a suo favore per un tocco di mano dell’interista e nel contrasto si è ritrovato con la maglietta strappata. È andato verso la sua panchina per cambiarla e per una decina di secondi è rimasto a torso nudo. È rientrato e ha ripreso a correre. Minuto 17. Al 17’ il gioco è fermo, la palla lontana e d’improvviso Bove va giù. La scena, ripresa dal telefonino di uno spettatore della tribuna, fa paura. Edoardo è in ginocchio, davanti a Dumfries, come se si stesse sistemando le scarpette, si rialza, fa un passo, due, tre, ne contiamo nove, poi comincia a barcollare e va giù. Se ne accorgono per primi Dumfries, Barella e Calhanoglu, urlano verso la panchina della Fiorentina per chiamare il medico in campo. Lo stesso fa Doveri. Corre Beltran verso il suo compagno, mentre Gosens e Cataldi si inginocchiano per girargli la testa, Danilo gli sposta la lingua per evitare che non affoghi. Bove è privo di conoscenza. Kean, lì vicino, si mette le mani nei capelli, De Gea corre dalla sua porta verso il punto dove è crollato. De Vrij è disperato, non sa dove guardare", riporta il Corriere dello Sport.


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Arrivano i medici, la barella, intorno a Edoardo è il caos. Cataldi, Dimarco e Colpani gridano verso l’ambulanza chiedendo che entri in campo. Arriva un’altra barella. Cerchio. Intorno a Bove, mentre medici e infermieri tentano il primo intervento, si crea un cerchio di giocatori dell’Inter e della Fiorentina, come accadde con i danesi il giorno in cui crollò a terra Eriksen, durante la partita fra Danimarca e Finlandia nell’Europeo del 2021. Coprono la scena. Le telecamere girano sui volti rigati dalle lacrime di Comuzzo, che resta in ginocchio davanti alla sua area, di Colpani che si mette la maglietta sul volto, di Adli, di Dodo, che qualcuno cerca di consolare con un abbraccio. Sono terrorizzati in campo e sulle tribune. L’ambulanza non entra in campo, Ranieri, Dimarco e Mandragora corrono verso le porte spalancate del mezzo, vorrebbero spostarlo loro sul campo, ma non si può muovere perché sul manto erboso potrebbe scivolare, meglio aspettare un secondo in più. Medici e paramedici portano Bove dove è parcheggiata l’ambulanza. Lo stadio è gelato, la gente non crede a quello che sta succedendo. Ancora una volta. Ambulanza. Passano due minuti dal momento in cui è franato a terra al suo arrivo sull’ambulanza. La porta che serve per farla uscire dal Franchi a sirene spiegate è già spalancata, ma serve ancora qualcosa per far riprendere Edoardo, serve un altro intervento medico. Altri due minuti e l’ambulanza parte verso l’ospedale di Careggi dove i medici sono già stati informati. Lo aspettano nella “shock room”. Sono passati in tutto quattro minuti dal crollo del giocatore alla partenza dell’ambulanza. Si accavallano le prime voci a cui è difficile dar credito.

"Si capisce subito che questa partita non proseguirà. Non lo vogliono quelli della Fiorentina, ma nemmeno quelli dell’Inter che cercano di dare un conforto ai loro colleghi e amici. Si muovono tutti come automi, non sanno dove guardare. Palladino è scosso, Lautaro lo abbraccia. Piano piano i giocatori rientrano nello spogliatoio. La gente resta ancora in tribuna, non perché pensi che la partita riprenda, ma perché restando lì spera di avere notizie dirette e ufficiali. Alle 18,36, lo speaker annuncia la sospensione della gara per “emergenza medica”. Un po’ prima delle 19 la Lega annuncia il rinvio della partita", aggiunge il quotidiano.

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