"Quello dell'Inter è un contropiede diverso rispetto a quello dell'anno scorso, più classico se vogliamo. Un anno fa, l'Inter ripartiva in massa, si rovesciava in pochi istanti nell'accampamento che il nemico lasciava sguarnito, l'occupazione degli spazi era perfetta, c'era un nerazzurro in ogni angolo dell'area. Stavolta è più il frutto di un basso blocco difensivo, fiondata e fuga, individuale o quasi. Una scelta, non un caso. E l'assenza di Calhanoglu e Mkhitaryan non ne è estranea. Il pareggio del Bologna è frutto di calcio avvolgente, lo segna Holm, ma lo propizia Orsolini, che sfrutta la bassa statura di Dimarco: la sua posizione in area era giusta, da quinto, diagonale perfetta".
"Fosse stato solo un po' più alto avrebbe impedito che il pallone finisse sui piedi buoni di Orsolini, invece no ed è finita in pareggio, per la rabbia di Inzaghi (ammonito, sarà squalificato) che ce l'ha un po' con tutti, più che altro con l'arbitro. Napoli e Atalanta ringraziano: il primo posto di Conte ora non è più solo virtuale, mentre Gasperini resta nella scia di Inzaghi. Lo scudetto è sempre una corsa a tre".(Il Giornale)
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