Non solo Asllani, delude anche Taremi. "Un gol su rigore è oggettivamente troppo poco, arrivati a metà gennaio. L’iraniano sta facendo rimpiangere Sanchez, che a gara in corso aveva un impatto migliore. Probabilmente è questa una delle spiegazioni: Taremi funziona poco in assoluto, ma funziona ancor di meno per caratteristiche da subentrante. Inzaghi l’ha difeso pubblicamente dopo il Bologna, ma non si sbaglia nel dire che dal giocatore ci si aspettava molto di più. Dietro la ThuLa c’è il nulla, dal punto di vista realizzativo. E non è pensabile che, dovendo lavorare su tre fronti da qui a fine maggio, si potrà andare avanti chiedendo gol solo a Lautaro e Thuram. Inzaghi dovrà essere bravo a coinvolgere maggiormente Taremi nella speranza di un’inversione di rotta: fin qui l’iraniano ha giocato titolare in campionato solo due volte, forse neppure lui immaginava un andamento simile quando un anno fa sceglieva di firmare per l’Inter".
"Il punto è che neppure gli altri due attaccanti in rosa stanno aiutando l’Inter. Arnautovic è un caso senza soluzione: solo 80 minuti in campionato e nessun gol, Correa è fermo alla rete col Verona. Eppure, nonostante questo, l’Inter ha saldamente il miglior attacco del torneo, segnale che le soluzioni offensive sono molteplici e comunque valide. L’Inter arriva col gioco lì dove non riesce con i singoli. E sì che anche altri singoli non hanno praticamente inciso. Buchanan, ad esempio, non è mai diventato neppure la prima alternativa in fascia, sempre dietro a Darmian e Carlos Augusto: Inzaghi dal canadese non ha avuto nulla. Come da Palacios: il ragazzo si farà, sono pronti a giurare i dirigenti, ma fin qui è stato meno di una comparsa. E lo stesso si può dire per Martinez: l’investimento da 13 milioni è lontano dall’essere giudicato soddisfacente. Forse lo sarà in futuro, ma l’Inter vuole vincere adesso. E per farlo, sarà necessaria una crescita generale di rendimento", analizza il quotidiano
© RIPRODUZIONE RISERVATA