Interessante aneddoto raccontato dalla Gazzetta dello Sport su Simone Inzaghi. Altra vittoria in Supercoppa per l’allenatore dell’Inter, che ora vuole tornare a Milano con l’ennesimo trofeo della sua esperienza nerazzurra.


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Retroscena Gazzetta: “Ieri Inzaghi a un certo punto ha sentito i tifosi allo stadio che…”
“A Simone Inzaghi manca una sola partita da vincere per avere accesso al club privato di cui hanno le chiavi solo Helenio Herrera e Roberto Mancini. L’ennesima randellata data all’Atalanta lo porta lì, a bussare alla porta: a voler contare freddamente il numero di trofei, lunedì potrebbe affiancarsi agli illustri colleghi e diventare l’allenatore nerazzurro con più titoli in bacheca. Questa Supercoppa sarebbe il suo settimo, in 4 anni il bottino si è fatto assai ricco. Certo, gli altri due hanno aggiunto un maggior numero di scudetti e il Mago pure un paio di Champions, ma questo poco toglie al percorso dell’allenatore ormai nel cuore e nella storia dell’Inter.
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Ieri, in mezzo ai vuoti desolanti dell’Al-Awwal Park, Simone ha perfino sentito uno spicchio di tifosi cantare il suo nome: come da tradizione, si è voltato e ha applaudito per ringraziare. A ridargli il calore di San Siro, poi c’era il presidente Marotta che alla fine del tunnel ha abbracciato lui e gli altri ragazzi. Tutti bravi, ma l’emiro di questo trofeo, però, è solo e soltanto Inzaghi che ha continuato nel suo accanimento sulla Dea – è l’unico a riuscire a domarla davvero – e ora punta a vincere la “sua” Supercoppa per la quarta volta di fila, come neanche Capello con il Milan 1992-94”, si legge.
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