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Curva Nord: “Non fischieremo Inzaghi ma vogliamo altro atteggiamento. Non è possibile che…”

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Alcuni esponenti della Curva hanno spiegato il loro comunicato: "Vogliamo far capire al Mister la visione che andrebbe intrapresa nelle partite future"

Marco Astori

Nel corso di un video pubblicato sul proprio canale YouTube, alcuni esponenti della Curva Nord hanno voluto spiegare le motivazioni del comunicato che sarà pubblicato nella fanzine di Inter-Udinese e anticipato qualche giorno fa sui social: "La nostra comunicazione è stata strumentalizzata, c'è stata molta critica. Il nostro comunicato è stato fatto perché vogliamo far capire al Mister la visione che andrebbe intrapresa nelle partite future. Il professionista e l'uomo non lo discutiamo. Noi non stiamo contestando l'allenatore, non lo fischieremo e andremo avanti fino a fine anno con lui: gli abbiamo fatto alcuni appunti perché in questi due anni abbiamo constatato più volte un atteggiamento remissivo all'interno delle partite.

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Nessuna contestazione, tutte le persone che vogliono destabilizzare il mondo Inter devono stare tranquilli perché siamo in linea con quello che sta facendo la squadra. Secondo noi non è possibile non osare come sta facendo lui: contro l'Empoli resti a San Siro in 10, noi avremmo inserito Dzeko e poi azzardare le tre punte. Idem a Genova: la Samp è l'attacco peggiore del campionato, che senso ha tenere la difesa a 5 negli ultimi minuti. Se vuoi vincere, butti dentro tre punte e ci provi. Il messaggio che deve passare è questo: la Curva Nord i progetti vogliosi di vincere anche col rischio. Preferiamo perdere rischiando piuttosto che giocarcela per arrivare al pareggio. A Genova ci aspettavamo le tre punte e non un atteggiamento di una squadra da provincia.

Sosterremo ancora Inzaghi, ma deve entrare anche lui nella nostra mentalità di grande città e fare il grande salto che hanno fatto i grandi allenatori che sono stati qui, ovvero attaccare al 100%. Noi siamo una grande squadra, vogliamo essere sempre offensivi, anche a costo di lasciare punti. Anche presentarsi a Roma con la Lazio e giocare con Gagliardini è atteggiamento da provinciale perché rinunci a Calhanoglu per paura. E' la Lazio che deve avere paura dell'Inter, non il contrario. Noi col Mister qualche parola l'abbiamo spesa, gradiremmo che l'atteggiamento cambiasse. Sabato sera non ci sarà alcun problema, saremo tutti a tifare l'Inter: ma l'Inter deve attaccare e non rosicchiare punti striminziti. Che nessuno si permetta sabato di fischiare l'allenatore: noi tifiamo sempre per l'Inter, dobbiamo remare tutti dalla stessa parte come sempre".

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