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Infortuni Mondiali, quanto incassano i club? Le somme previste dalla norma FIFA

Infortuni Mondiali, quanto incassano i club? Le somme previste dalla norma FIFA - immagine 1
E' di queste ore la notizia che Joaquin Correa, attaccante dell'Inter, dovrà rinunciare al Mondiale per un infortunio accusato con l'Argentina

Marco Macca

E' di queste ore la notizia che Joaquin Correa, attaccante dell'Inter, dovrà rinunciare al Mondiale per un infortunio accusato con l'Argentina. Quando un calciatore accusa un problema fisico con la maglia del proprio Paese, esiste una norma FIFA che tutela i club proprietari del cartellino. Club Protection Programme, come è denominata la norma, prevede un indennizzo giornaliero per ogni giorno saltato dal calciatore in questione, indisponibile per la squadra che gli paga lo stipendio. Quando un infortunio è superiore ai 28 giorni, il club di appartenenza comunica alla FIFA lo stipendio del proprio tesserato, in base al quale la FIFA calcolerà l'indennizzo dovuto alla società. Ecco la norma, riportata da Calcio e Finanza:

Infortuni Mondiali, quanto incassano i club? Le somme previste dalla norma FIFA- immagine 2

"Il programma compensa le squadre di calcio fino a un massimo di 7,5 milioni di euro a calciatore per infortunio. Il massimo di 7,5 milioni è calcolato in base a un “pro rata” giornaliera di indennità fino a 20.548 euro, pagabili per un massimo di 365 giorni. L’indennità giornaliera massima è limitata a 20.548 euro per infortunio. La capacità massima (“limite aggregato”) del FIFA Club Protection Programme è di 80 milioni all’anno. L’indennizzo dovuto si basa esclusivamente sullo stipendio fisso che la società di calcio paga direttamente al calciatore in quanto suo datore di lavoro. Come “Stipendio fisso” è definito l’importo fisso di denaro pagato settimanalmente o a rate mensili, comprensive degli oneri previdenziali obbligatori, come stipulato in un contratto scritto e sottoscritto tra la società calcistica e il calciatore".

"Il compenso non includerà importi variabili, pagamenti una tantum, pagamenti non effettuati su base regolare o eventuali bonus, inclusi, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, bonus di performance o di iscrizione, compensi per presenza e/o spese. Sono altresì escluse le somme dovute in base alla prestazione di servizi di diversa natura, di qualunque natura esse siano o meno pattuite con separato contratto".

(Fonte: Calcio e Finanza)

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