primo piano

È già un’Inter alla Conte, i nerazzurri non mollano mai. Ma una cosa non è sfuggita al tecnico

L'Inter non è più blindata in difesa come a inizio anni, il tecnico Conte vuole che la squadra torni a essere più solida in fase difensiva

Andrea Della Sala

L'Inter viaggia a ritmi impressionanti. Un punti di distacco dalla capolista Juve, 10 vittorie, un pareggio e una sconfitta. L'allenatore nerazzurro ha già dato la sua impronta alla squadra e i giocatori lo seguono in tutto e per tutto.

"Conte è convinto che ci siano molte cose da migliorare soprattutto nella fase difensiva perché non gli è sfuggito che per la settima gara di fila in campionato la sua squadra ha subito almeno un gol. Considerato che nelle prime 5 giornate Handanovic aveva raccolto un solo pallone nella sua porta, certo non gli fa piacere constatare che negli ultimi 7 turni le reti al passivo siano state ben 11. Un po’ troppe per poter puntare in alto anche se il carattere mostrato finora ha permesso all'Inter di conquistare 7 delle sue 10 vittorie con un gol di scarto. Da un lato è il segnale di una certa difficoltà a chiudere gli incontri (manca la giusta cattiveria sottoporta); dall’altro invece la certificazione che i nerazzurri non mollano mai e hanno il carattere del loro tecnico", si legge sul Corriere dello Sport.

"Altro dato che fa sorridere Conte è quello anagrafico. A dispetto dei 35 anni di Handanovic, la squadra che ha iniziato la partita e che era in campo al momento del 2-1 aveva un’età media di 25,4 anni. Un segnale che le operazioni estive di mercato (sono arrivati quasi tutti elementi futuribili) e il lancio di alcuni dei confermati (Martinez ed Esposito) fanno pensare a una rosa destinata a durare nel tempo. Una bella notizia per la proprietà e per la coppia Marotta-Ausilio che ha chiuso le operazioni. Un discorso a parte lo merita Barella, uno di punti di forza della meglio-gioventù nerazzurra", aggiunge il quotidiano.

tutte le notizie di