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Sensi, la doccia fredda è arrivata venerdì. CdS: “Rientra nel 2020? Occorre capire se…”

Il centrocampista non sarà a disposizione per le prossime partite

Matteo Pifferi

Il bollettino medico emesso nella giornata di ieri dallo staff medico dell'Inter aggiorna circa i tempi di recupero degli infortunati ma non chiarisce tuttavia i tempi di recupero di Stefano Sensi. Come riporta il Corriere dello Sport, "di sicuro, qualcosa è cambiato rispetto a giovedì. Fino all’altro giorno, infatti, l’idea era che potesse tornare a disposizione per il match con la Roma di venerdì prossimo. Evidentemente, non per una maglia da titolare, ma almeno per la panchina. Dopo la seduta di venerdì, invece, Sensi sarebbe tornato a manifestare i soliti fastidi, in tutti quei movimenti e gesti che coinvolgono appunto la regione adduttoria".

STRATEGIA INTER

Il "calvario" di Sensi è iniziato il 6 ottobre con l'elongazione all'adduttore destro nel corso di Inter-Juve. Qualche giorno dopo, l'ex Sassuolo ha subito una lesione al muscolo psoas della coscia destra ma è rientrato per gli ultimi minuti di Dortmund-Inter, salvo poi sentire ancora fastidi. "Se non altro c’è un’altra sosta per le nazionali, che nei piani dovrebbe sistemare tutto. Nulla da fare, invece. Dal club viene esclusa l’eventualità di una forma di pubalgia, ma la nuova strategia è quella di affidarsi ad uno specialista, che verrà individuato nelle prossime ore. Sarà lui, quindi, a indicare un percorso riabilitativo e, a questo punto, pure una prognosi. In sostanza, accantonate Roma e Barcellona, occorre capire se si possa lavorare in funzione di Fiorentina o Genoa, ovvero le ultime gare dell’anno, oppure se si punti direttamente al 2020", spiega il quotidiano romano.

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