FC Inter 1908
I migliori video scelti dal nostro canale

primo piano

Magico Onana, sigilla la porta dell’Inter. E a fine partita l’abbraccio più significativo

Inter Onana
Il portiere dell'Inter è stato il migliore in campo per distacco, grandi parate che hanno permesso ai nerazzurri di passare il turno

Andrea Della Sala

L'Inter passa ai quarti di finale di Champions League grazie a una grandissima prestazione difensiva. Ma a metterci la firma, anzi le mani, sulla qualificazione è André Onana.

"Onana è un grande portiere: serviva forse una notte folle come questa per affermarlo senza timore, ma l’Inter adesso può urlarlo al cielo portoghese. Con la stessa grinta con cui il camerunese a fine partita si è diretto verso lo spicchio nerazzurro: prima di allora, per tutti i cento minuti recuperi compresi, aveva mantenuto una calma olimpica. La partita e la difesa potevano patire l’ansia, ma c’erano le manone di André a muoversi e a ripetere costantemente una parola magica imparata in questi mesi italiani: «Tranquilli». «Stiamo tranquilli», ripeteva anche quando arrivavano le mareggiate portoghesi sulle fasce", analizza La Gazzetta dello Sport.

Porto Inter

"Se nel primo tempo, giusto all’inizio, Onana si è esibito in un volo plastico su un tiro pericolosissimo di Uribe, è nel secondo tempo che l’ex Ajax si è esaltato: prima si è disteso su un diagonale insidiosissimo di Grujic e poi ha messo miracolosamente la manina nel colpo di testa di Taremi che ha sbaciucchiato il palo prima di finire fuori. I minuti di recupero tutti nell’aria piccola, tra salvataggio sulla linea e doppio legno, li ricorderà a lungo pure lui".

Magico Onana, sigilla la porta dell’Inter. E a fine partita l’abbraccio più significativo- immagine 3

"Se il tutto si somma agli interventi miracolosi dell’andata, ecco che in questa qualificazione ai quarti di finale c’è un sigillo camerunese. L’Inter a costo zero ha pescato un gioiello, forse quasi senza saperlo, e adesso se lo tiene stretto. Ben oltre le parate, è il carisma e il modo in cui guida la difesa anche con i piedi a fare la differenza. Tra i tanti abbracci nerazzurri a metà campo, quello con Handanovic, l’uomo a cui ha sfilato il posto una volta per tutte, è stato forse il più bello. Ma non c’è da stupirsi troppo", chiude Gazzetta.

 

tutte le notizie di