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Jonathan: “Dissi no a Fiorentina e PSG. Inter, con te ho sbagliato. Ma quando perdevamo…”

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In un'intervista a ESPN, Jonathan, ex calciatore dell'Inter, ha raccontato tanti interessanti aneddoti sulla sua esperienza in nerazzurro

Marco Macca

In una lunga intervista concessa a ESPN Brasil, Jonathan Cicero Moreira, ex calciatore dell'Inter, ha raccontato tanti interessanti aneddoti sulla sua esperienza in nerazzurro. Ecco le sue parole, tra rimpianti e orgoglio:

Jonathan: “Dissi no a Fiorentina e PSG. Inter, con te ho sbagliato. Ma quando perdevamo…”- immagine 2

SCELTA INTER - "Avevo la possibilità di andare alla Fiorentina e anche al PSG, perché lì aveva preso il comando Leonardo. Ma alla fine ho scelto l'Inter, perché all'epoca erano i campioni d'Europa. Chi è che non vorrebbe giocare con i campioni d'Italia ed Europa?".

FIORENTINA E PSG - "Perché non è andata bene? Il problema è che la nostra squadra era stata campionessa di tutto, e questo genera un certo rilassamento. Inoltre la squadra aveva un'età media molto alta. I nuovi acquisti non avevano molto spazio, ma quando perdevamo tutti davano la colpa a loro. Ripensandoci, sarei potuto andare alla Fiorentina o al PSG, dato che lì avrei avuto più spazio per giocare. Ma con questo non voglio dire che me ne pento. Il mio arrivo in nerazzurro? Ricordo che Santos non voleva lasciarmi andare, quindi ho finito per andarmene quasi come un fuggitivo... Ero molto ansioso, ho finito per esagerare con il cioccolato visto che la situazione non si risolveva. All'Inter sono stato accolto molto bene, ma ammetto anche di essere arrivato un po' fuori forma".

GRANDE SQUADRA - "La nostra squadra aveva quasi tutti coloro che avevano vinto la Champions League. Sneijder era un giocatore differente. Milito era un grande finalizzatore, Eto'o aveva una tecnica incredibile e la sapeva combinare con la velocità. Zanetti era molto professionale. Dovevate vedere questo ragazzo allenarsi, era un trascinatore a 36 anni, un giocatore clamoroso. Stankovic metteva la palla dove voleva. Poi c'erano Lúcio, Maicon, Júlio César... E Thiago Motta, che non sbagliava un passaggio. Ho realizzato il sogno di giocare in una grande squadra, ho gareggiato in Champions League e ho ricevuto un bell'ingaggio. Ma questo mi ha incasinato un po' la testa e all'epoca non avevo molta disciplina. Mi sento come se avessi fallito. Ho sbagliato negli atteggiamenti e nel modo di affrontare un grande club come l'Inter. I primi due anni sono stati molto difficili".

(Fonte: ESPN)

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