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Sembra Lercio ma non lo è: la Juve tiene un corso ai giornalisti sul diritto all’oblio. E Calciopoli?

Le reazioni alla richiesta della società bianconera già approvata dall'ODG

Sabine Bertagna

Leggiamo - abbastanza stupefatti ma non troppo - che l'esecutivo dell'Ordine dei Giornalisti ha approvato un corso di formazione proposto dalla Juventus, nel quale si parlerà fra gli altri temi anche di diritto all'oblio. La notizia è riportata su Professione Reporter e spiega a grandi linee i dettagli dell'iniziativa: "E’ la prima volta che tale opportunità viene concessa a un sodalizio sportivo. Erano stati finora approvati corsi di formazione aziendali da svolgersi all’interno e a cura di società editoriali. Il tema ha suscitato una discussione all’interno dell’organo di governo dell’Ordine e alla fine il corso è stato approvato a maggioranza. Potranno partecipare i giornalisti che si occupano di comunicazione per la Juventus. La discussione ha riguardato anche la scelta dell’argomento “diritto all’oblio”, visto il coinvolgimento della Juventus nell’inchiesta Calciopoli e gli scudetti revocati degli anni 2005 e 2006". Nonostante tutto il corso è stato approvato.

Questa la spiegazione arrivata da Carlo Verna presidente dell'ODG: "La richiesta ci è arrivata dalla Juventus: si tratta di un corso aziendale e ci hanno chiesto di poter assegnare crediti formativi ai loro sette dipendenti che si occupano di comunicazione. La discussione è stata anche sul tema, ma quello non ci compete. L’esecutivo ha votato di concedere l’opportunità formativa a una società sportiva non editoriale. In punta di diritto, non sta scritto da nessuna parte che sia vietato".

Come giustamente sottolinea Stefano Olivari (Indiscreto) quando si parla di diritto all'oblio "si tratta del diritto di non vedere associate al proprio nome, a meno che non sia necessario, informazioni che possano ledere l’onorabilità di una persona, comprendendo nel discorso anche i precedenti giudiziari. In parole nostre: secondo qualcuno si potrebbe associare Calciopoli alla Juventus soltanto se il club presieduto da Andrea Agnelli finisse in una situazione analoga. Attualmente quindi no, soltanto pezzi sulla tartaruga di CR7 e sulla maturazione di De Ligt".

La reazione di Paolo Ziliani non è da meno: "Non è Lercio, è una notizia vera: corso di formazione, giornalisti, Juventus, Calciopoli, diritto all'oblio...".

Maurizio Pistocchi si stupisce il giusto: "L’Ordine discute, poi approva: d’altronde, ha accettato l’iscrizione di Luciano Moggi".

In parole povere alla Juventus è stata concessa l'opportunità di formare professionisti della comunicazione raccontando la propria verità. Il tema del diritto all'oblio non può essere certamente uno spunto casuale visto il pesante legame del club bianconero con una delle pagine più buie della storia del calcio italiano. Continuerà ad essere così, perché la storia non può essere cancellata. Che la storia non venga rivisitata e riscritta dovrebbe essere un punto cardine nelle priorità di chi fa informazione. Probabilmente nemmeno Lercio avrebbe immaginato tanto.

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