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Blanco: “Messi vuole Lautaro sa quanto vale ma l’Inter è casa sua. Tanti meriti di Conte”

Il presidente del Racing, ex club di Lautaro, ha parlato dell'interessamento del Barça, del suo futuro e della scelta che presto dovrà prendere il Toro

Andrea Della Sala

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Victor Blanco il presidente del Racing (ex club del Toro) ha parlato di Lautaro Martinez, del suo futuro e del corteggiamento del Barcellona:

«Perché Messi vuole Lautaro? È semplice: giocando insieme con l’Argentina ha visto che cosa sa fare. Lautaro è un goleador nato, un animale dentro l’area: per questo Leo lo vuole con sé. Uno scout ce lo segnalò, ma c’erano altri ragazzi che sembravano più forti. Alcuni si sono persi, altri si sono fermati alle serie inferiori. Lautaro ha fatto benissimo la cosa più difficile: è riuscito a salire l’ultimo gradino».

Adesso, presidente Blanco, lo vuole il Barça: è pronto?

«Sì, non ho dubbi. È stato sorprendente per la capacità di adattarsi e di salire di livello sempre. Quando è passato dalle giovanili alla prima squadra, quando è arrivato in Europa, anche con l’Argentina dopo poco era al centro della squadra. Magari avrà bisogno di qualche mese per adattarsi, ma questo succede a ogni giocatore».

All’Inter il Toro è titolarissimo, al Barça rischia di fare panchina dietro Suarez.

«Io credo che se andrà al Barcellona sarà titolare in poco tempo. È un vincente nato, vive le sfide in modo totale e poi bisogna considerare che ha solamente 22 anni: rispetto a Suarez, che è un crack, ha questo vantaggio innegabile. Nel calcio i giovani pian piano iniziano a spingere fuori i più esperti».

Per lei è meglio andare al Barça o restare a Milano?

«È una sua decisione, se è convinto di dover fare il salto lo sa solo lui. Non è un ragazzo che agisce d’impulso, se è convinto sono sicuro che gli andrà bene. Se pensa di non essere ancora pronto allora resterà all’Inter».

Che cosa può fare secondo lei l’Inter per bloccarlo? Un nuovo contratto può bastare?

«In passato Lautaro ha rifiutato anche squadre importanti, dicendo no prima al Real e poi all’Atletico Madrid, perché voleva fare la scelta migliore. Allora decise di restare con noi anche perché un altro idolo del Racing, Diego Milito, aveva scritto la storia del club. Oggi l’Inter mi sembra che sia la sua casa: deciderà nel modo giusto».

Quanto è stato importante Antonio Conte per Lautaro?

«Questa stagione è stata fondamentale: Conte ha preso un diamante grezzo, che già brillava nel calcio sudamericano e ha finito di “pulirlo” rendendolo splendente. Il merito è di Lautaro e di chi gli sta intorno».

Si aspettava un salto di qualità così importante?

«Ho sempre avuto fiducia in lui: quando è passato in prima squadra con il Racing aveva davanti grandi giocatori ma si è imposto con personalità. Nell’Inter c’era Icardi, lui era appena arrivato: o giocavano con due “nueve” o la panchina non era da considerare un crimine. Poi ha dimostrato il suo valore».

Un’ultima cosa su Lautaro: se l’Inter lo vende a 111 milioni il Racing prende dei bei soldi...

«Sì, abbiamo un 10%. Ma noi non dipendiamo da quei soldi: se non succede quest’anno sarà il prossimo. Ma la priorità è solo che Lautaro sia felice».

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