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Moratti: “Conte proprio bravo, mi piace Young. Rimpianto Pirlo. Messi? Ogni anno lui…”

Le parole di Moratti a Radio Deejay

Matteo Pifferi

Lunga intervista di Massimo Moratti a Radio Deejay. Ecco le parole dell'ex presidente dell'Inter, che parte dal rinvio di Juve-Intere di altre partite:

"Ma che campionato fantastico (ride, ndr). Speriamo che vincano tutte e due fino alla fine, sarebbe una finale. E' incredibile che le abbiano rinviate tutte. Il campionato rimane regolare tranne queste".

SITUAZIONE - "E' abbastanza giusto avere prudenza altrimenti dura di più".

CONTE - "Mi piace, è proprio bravo. E' legatissimo al suo lavoro, è super-attento, tenace, ci tiene tantissimo e questo è la base. Poi è bravo, valorizza i giocatori, tutti quelli che gli sono capitati".

MOURINHO - "Lui era molto ironico, ognuno deve esprimere se stesso. Le imitazioni non funzionano tanto".

TANTA PREMIER - "Young è bravo, è un grande professionista. Sono giocatori che non fanno scene per terra e si esprimono come un boxeur, Young mi piace moltissimo ed è serio".

ICARDI, PERISIC, WANDA - "Quella situazione l'avrei gestita diversamente perché ognuno la vede con occhi diversi, avrei meno messo al muro determinati atteggiamenti degli altri. Magari sarebbe finita uguale ma avrei drammatizzato meno".

GIOCATORE PREFERITO - "Recoba però dal punto di vista del preferito è difficile dirlo. Ronaldo è stata una meraviglia, non si parla mai dei più bravi. Milito, se uno ci pensa dice: 'A Milito dovrei fare un monumento'".

VOGLIA DI TORNARE - "No, un capitolo chiuso. Basta con dispiacere però è un capitolo chiuso. Ci sono altre persone con altri progetti, con occhi nuovi. Ed è giusto così".

CHI AVREBBE COMPRATO DELL'INTER ATTUALE - "L'ultimo che hanno preso, Lukaku, è sinceramente forte. Mi piace molto il ragazzino, Lautaro, è bravo, svelto, è intuitivo. E' un bel giocatore".

SOGNO MESSI - "Forse l'ho incontrato una volta e ci siamo abbracciati. Ho cercato di prenderlo quando era proprio ragazzino, non era titolare ma poi ci hanno detto che il Barcellona l'aveva preso e curato, allora ho lasciato stare. Lui ogni anno mi mandava la maglia".

GRANDE RIMPIANTO - "Sulle cessioni: Pirlo è una cessione sbagliata. Roberto Carlos? Avevo bisogno di muovere qualcuno e tra due terzini e un attaccante ho scelto lui. C'è da pentirsi ma ero quasi obbligato".

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