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Spadafora: “Il calcio doveva fermarsi prima. Coronavirus? In qualche settimana i risultati”

Il ministro dello Sport sul futuro del campionato

Marco Macca

Intervenuto in collegamento con la trasmissione di Rai Uno "La Vita in Diretta", Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport, ha commentato la difficile situazione che sta vivendo l'Italia a causa dell'emergenza coronavirus, auspicando al contempo una pronta ripresa del campionato di Serie A. Ecco le sue dichiarazioni:

RISULTATI - "La disponibilità dell'Europa? In tanti settori stanno arrivando, anche se un po' in ritardo, a capire la situazione. Non siamo solo noi ad aver bisogno dell'Europa, anche se siamo stati i primi a capirne la gravità. Abbiamo attuato delle norme che, sono sicuro, daranno dei risultati nel giro di qualche settimana. Ora ci si rende conto che abbiamo tutti bisogno gli uni degli altri. Stiamo vedendo quanto sta accadendo in Francia e negli altri paesi, potremmo essere un modello per come abbiamo gestito l'emergenza sanitaria".

ESEMPIO - "In Italia molti sport avevano deciso in autonomia di fermarsi, e a loro va il mio ringraziamento. Il calcio è un mondo a sé, anche se è una cosa importantissima. C'è stato un momento in cui la Lega avrebbe dovuto assumersi delle responsabilità che non si è assunta. Ha detto che eravamo noi come Governo a dover dire basta. Noi lo abbiamo fatto, e la Lega ha visto tutelati i propri interessi economici. Ora nessuno fa più polemica, e ci mancherebbe di fronte a questa situazione, ma ci si poteva muovere prima, anche perché ci sono squadre importanti in quarantena. Ora stanno raccogliendo fondi per l'emergenza. Se si fossero fermati un po' prima, avrebbero potuto aiutare in piena salute. Ma meglio tardi che mai. Anche gli altri organismi internazionali se ne sono resi conto. La Lega di B ha donato 20 respiratori. Ora basta polemiche, l'importante è che questo mondo dia buoni esempi fino alla fine. Era giusto fermarsi in questo momento".

(Fonte: Rai Uno)

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