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Inter, Vidal cambia una squadra dalle fondamenta. Conte? La leggenda racconta che bastò…

Il feeling tra l'allenatore e il centrocampista è nato fin dal primo giorno

Gianni Pampinella

Arturo Vidal è il regalo che Conte aspettava con ansia. L'allenatore avrebbe voluto il cileno già a gennaio, ma il Barça pose il veto alla sua cessione. Otto mesi dopo il tecnico nerazzurro potrà riabbracciare il suo pupillo: "Nessun giocatore ha complessivamente segnato più gol di Vidal in campionato nelle squadre a guida Conte. Sono 28, alla pari di un fenomeno come Hazard: Lukaku è destinato al sorpasso, ma il dato resta impressionante per un centrocampista", sottolinea la Gazzetta dello Sport.

"Quando sbarcò a Torino nel 2011, poche settimane dopo lo stesso Conte, Arturo ebbe l’effetto di un elettroshock su quella nascente Juve. La leggenda racconta che bastò un torello o poco più per far capire all’allenatore il dono nascosto del cileno: Arturo cambia una squadra dalle fondamenta. Allora Conte misurava la differenza dell’allenamento con e senza il suo pupillo: quando per qualche ragione mancava il motore cileno, pure le frequenze degli altri diminuivano. Insomma, è nato un feeling istintivo e sincero, nonostante Vidal non sia mai stato uno stinco di santo: con le regole contiane è sempre meglio rigare dritti, Arturo lo ha imparato a sue spese".

(Gazzetta dello Sport)

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