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Volpi, medico Inter: “Rischio infortuni serio, non accorciamo i tempi. Trasferte non saranno normali”

Il responsabile dello staff medico dell'Inter ha parlato della ripresa e di tutte le situazioni da tenere presente per poter ripartire

Andrea Della Sala

La Serie A spera di poter chiudere questo campionato. In attesa delle decisioni, i club si stanno preparando per farsi trovare pronti alla ripresa. Di come sarà questo finale di stagione ne ha parlato il responsabile dello staff medico dell'Inter Piero Volpi a La Gazzetta dello Sport:

«Sarà importante la collaborazione tra staff medici e preparatori atletici. La sosta è stata molto lunga, i lavori individuali a casa se ben strutturati e fatti bene hanno sicuramente aiutato: io ho visto i nostri dell’Inter e dico che erano molto ben dettagliati. Forse una settimana in più prima di tornare in campo con il campionato sarebbe da auspicare, non bisogna accorciare troppo i tempi. Basta guardare la Bundesliga, ripresa lo scorso fine settimana: ci sono stati molti problemi muscolari, su questo tipo di infortunio i giocatori possono correre maggiori rischi. D’altra parte con le partite ravvicinate si alza il livello del rischio. La statistica dice proprio questo, ovvero che aumentano i rischi quando più giochi e meno ti alleni. Così non si recupera bene: non dimentichiamo che si dovranno fare le trasferte con difficoltà che ancora non conosciamo.

Il protocollo sarà preciso: non saranno trasferte normali, servirà stare attenti in tutte le situazioni. Anche le 5 sostituzioni sono un aiuto importante: dal punto di vista medico consentono di equilibrare meglio la rosa e risparmiare i giocatori che sono più affaticati. Oggi i calciatori sono preoccupati e tutto l’ambiente all’interno delle società è psicologicamente provato. La pressione che sentiamo è molto alta, ci troviamo davanti a una situazione senza precedenti. C’è ovviamente la possibilità del contagio, ma anche gli infortuni sono un problema che non si può sottovalutare. Però credo che questo mese di allenamenti in cui ci sarà un graduale ritorno alla normalità aiuterà moltissimo i giocatori e lo stress del ritorno in campo dovrebbe in parte diminuire».

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