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CdS – Era Zhang, tra spese folli e austerity: da Gabigol ai colpi gratis

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Ripercorrendo le sessioni di mercato della gestione Suning sembra di essere sulle montagne russe: da Gabigol ai colpi gratis
Alessandro Cosattini Redattore 
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Da Gabigol e Joao Mario per 70 milioni di euro ai colpi gratis delle ultime sessioni. Il Corriere dello Sport oggi si sofferma sulle mosse di mercato di Steven Zhang da presidente dell'Inter.

"Ripercorrendo le sessioni di mercato della gestione Suning sembra di essere sulle montagne russe. Un andamento schizofrenico, tra alti e bassi anche a distanza di poco tempo. Tutto è cominciato a giugno 2016 quando Zhang Jindong ha acquisito la maggioranza dell'Inter e la prima finestra di trasferimenti è stata da fuochi d’artificio, con circa 70 milioni spesi per Joao Mario e Gabigol, oltre ai 22 per l’arrivo di Candreva. Le vere cessioni sono cominciate un anno dopo, dalla stagione 2017/18, di fronte alla tagliola del Fair Play finanziario per il pareggio di bilancio e alle direttive dalla Cina per chiudere i rubinetti degli investimenti. Sono partiti così Gabigol, Murillo, Kondogbia, Banega, Jovetic, Felipe Melo e Palacio, anche se a frenare l’emorragia in parte ci ha pensato la qualificazione in Champions dalla stagione 2018/19 dopo 7 anni di digiuno. Per quel traguardo l’esborso più esorbitante ha riguardato Nainggolan dalla Roma (24 milioni più Santon e Zaniolo), mentre Lautaro era già stato prenotato in inverno.


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Per qualche tempo il giro di vite è stato riposto in un cassetto e le richieste di Antonio Conte all’alba della stagione 2019/20 sono state accontentate in primis con gli arrivi di Barella e soprattutto Lukaku, che nel giro di due anni diventerà prima l’acquisto più oneroso (75 milioni dal Manchester United) e poi la cessione più ricca in assoluto (al Chelsea per 115 milioni). In quella stagione l’Inter si è mossa anche in inverno, tesserando a gennaio Eriksen, Young e Moses. Nel maggio 2021 ecco lo scudetto, ma è stato il preludio all’ennesimo ribaltone che pochi mesi dopo ha visto le cessioni eccellenti di Hakimi, dopo un solo anno, e del già citato Lukaku. In quel periodo sono iniziati i colpi a parametro zero di Marotta e Ausilio, ma le cessioni eccellenti non si sono mai fermate senza poter prescindere dall’autofinanziamento. Così l’estate scorsa sono partiti Brozovic, Gosens e Onana, con quest'ultimo andato via lasciando in eredità una plusvalenza da oltre 50 milioni", si legge.

(Fonte: Corriere dello Sport)

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