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Čeferin: “Agnelli? Quest’uomo non esiste più, mi ha mentito. So per certo…”

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In una lunga intervista a So Foot, Čeferin è tornato a parlare della Superlega e ha sferrato un duro attacco nei confronti di Agnelli

Gianni Pampinella

In una lunga intervista a So Foot, Aleksander Čeferin è tornato a parlare della Superlega. Il presidente della Uefa ha sferrato poi un duro attacco nei confronti di Andrea Agnelli. "Siamo stati attaccati da un sottomarino poche settimane fa, ma alla fine siamo stati noi ad affondare il sottomarino".

"I soldi comprano tutto? Il calcio è più di un semplice gioco, è parte integrante delle nostre nazioni, culture e società. Ecco perché la loro lettura della situazione era completamente sbagliata. Dopo ho chiesto loro: "Come avete fatto a non capire che stavate camminando nella merda?" "Voglio dire, con tutti i loro consiglieri, tutti i soldi che questi club possono raccogliere... Infine, penso che sia una buona cosa che tutto questo sia successo, perché quella minaccia che era sospesa nell'aria è sparita e che ora sarà più facile parlare di meccanismi di solidarietà con questi club. Abbiamo combattuto una battaglia difficile. Non ci riproveranno".

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"I protagonisti possono essere classificati in tre categorie. Nella prima ho messo Andrea Agnelli. Ecco, è personale. Ai miei occhi, quest'uomo non esiste più. Pensavo fossimo amici, ma mi ha mentito in faccia fino all'ultimo minuto dell'ultimo giorno, assicurandosi che non ci fosse nulla di cui preoccuparsi. Mentre il giorno prima aveva già firmato tutti i documenti necessari per il lancio della Superlega. Nella seconda categoria colloco un gruppo di leader che sentivo molto vicino a me e che mi dispiace che non mi abbiano detto in anticipo cosa avevano in mente di fare. Infine, nell'ultima categoria, ci sono i manager con i quali non ho avuto contatti privilegiati. Non li biasimo, ma anche loro dovranno subire le conseguenze delle loro azioni".

"So per certo che la loro prima idea era quella di smettere di partecipare alle competizioni UEFA, pur rimanendo nei rispettivi campionati nazionali. Ma con una squadra B, visto che avrebbero giocato la loro competizione europea con la squadra A. Poi, l'idea era di lasciare i campionati nazionali in un secondo momento, per giocare solo partite europee ogni fine settimana". 

(So Foot)

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