Intervenuto alla BoboTV, Daniele Adani ha parlato così della vittoria dell'Inter contro il Parma:
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Adani: “Sanchez insegna calcio, mica deve imparare. Lukaku? Con quel corpo…”
Le parole di Lele Adani, ai microfoni della BoboTV, in merito all'Inter e al percorso di Conte con speciale menzione per Sanchez
"Il Parma ha fatto la sua partita, l'Inter è andata quasi di proposito sotto ritmo perché sa che l'avrebbe vinta, sa che le basta essere se stessa per condurre e vincere le partite. In questo momento è molto consapevole, sa che nel suo nuovo vestito che Conte le ha confezionato perfettamente, sa che ha ha più modi per far male all'avversario. Ora c'è anche Perisic che sta bene, ora l'Inter può andare diretto su Lukaku che è un rifugio sicuro, in questo campionato è quasi immarcabile".
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Su Sanchez
"Sanchez è un titolare, lo diciamo da un po' noi: quando ne parlavamo dopo la Samp, parlavamo a tempo perso, gli davano 4,5 come voto. La finezza del gioco di Sanchez chi la guarda? Chi ne capisce. Sanchez ha giocato nel Manchester United, Barcellona, Arsenal e River Plate: deve imparare calcio all'Inter? Forse è lui che insegna calcio. E' come Eriksen".
Su Lukaku
"I subentrati hanno migliorato l'esecuzione dell'idea, l'Inter ha più modi di comportarsi e sono sempre tutti efficaci. L'Inter ora è nettamente più forte delle altre. Gli ultimi due mesi dell'Inter sono da capolista in Serie A, nel percorso il Milan è arrivato primo per merito. Ora per merito c'è l'Inter. Sanno fare tutti tante cose. Lukaku è un rifugio, è la prima opzione che la squadra guarda. Lukaku mi impressiona perché ha una testa fine, ha un pensiero fine. Per quel corpo che ha, qualche palla la perde. Addomesticare e gestire quel corpo non è facile, ma il pensiero è fine. Sente quando l'uomo gli è dietro e poi scarica, mi piace quando sente che il difensore si stacca e si gira, sa scegliere quando è meglio. Con Lukaku parti 1-0, per me non sarà mai quello che ti cattura l'occhio nella tecnica. Fa i passaggi giusti perché ha il pensiero fine, è il miglior marcatore e il miglior assistman. In Italia fa la differenza".
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