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In che modo?
—«Grazie agli esterni si è sempre in uno in più, sia in fase offensiva sia in quella difensiva. C’è sempre una soluzione in più per tutti».
Più soluzioni del Manchester City?
—«Ecco, se parliamo di rose al completo, la squadra di Guardiola è ancora un gradino sopra. Oggi il City gioca con una stampella mancante: senza De Bruyne manca un genio, un giocatore di enorme qualità. Foden sta provando a sostituirlo ma è una missione complessa. Però il vero insostituibile per me resta Rodri: gioca sempre facile, imposta, copre, si inserisce. E quando manca lui, Pep spesso perde...».
Le piace il centrocampo del Psg?
—«Buona qualità e dinamicità, ma non c’è il fuoriclasse alla Calhanoglu o alla Rodri, alla De Bruyne o alla Bellingham. E poi il Psg è una squadra troppo legata a Mbappé, che gioca un buon calcio alla spagnola come vuole il suo allenatore».
Quindi l’Inter dove si pone in questo panorama europeo?
—«Un gradino sotto a City e Real. Ma si può dire senza paura che il centrocampo di Inzaghi vale i migliori del mondo».
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