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Crespo: “Lautaro o Aguero? La risposta dipende soprattutto da un fattore”

L'ex giocatore nerazzurro ha parlato della sua carriera da allenatore e della Nazionale argentina

Eva A. Provenzano

Ora fa l'allenatore, ma gli interisti si ricordano i suoi gol. Hernan Crespo, in un'intervista rilasciata al Clarin, ha parlato del suo lavoro, della Nazionale argentina e anche di Lautaro. «Se io avessi accettato la panchina dell'Argentina in una situazione scomoda come ha fatto Scaloni? Sì. Perché ci sono situazioni alle quali non puoi dire di no. A volte qualcuno vede in te cose che tu non vedi. Se mi avessero chiesto se a 18 anni potevo dire sì al mio esordio, forse avrei risposto che non ero pronto. Ma sono entrato in campo e ho giocato. Sono felice che sia Scaloni ad allenare la Nazionale argentina. Sono felice anche per Samuel, per Aimar e Ayala. E' un gruppo di persone che conosco molto bene e che amano la Nazionale».

 Ci sono cose che hanno a che fare con il gusto personale. Scaloni sceglierà i suoi nove, come accoppiarli e quale sarà il suo attaccante principale. Ma non ha nulla a che fare con quello che vorrei. Se domani diventassi CT della Nazionale sarei in grado di spiegare la scelta in base al calcio che propongo. Ha a che fare quindi con quello che ogni tecnico vuole proporre. Lasciamo lavorare Scaloni. 

-Messi è...

Più di un calciatore. È più di questo. A livello di immagine è molto di più. È un esempio come stile di vita. Lui vuole raggiungere obiettivi sempre più importanti ma lo fa sempre in maniera onesta e leale nei confronti degli avversari. Quando lo colpiscono cade e si rialza. Non carica mai l'avversario. E' continuo ma ad alti livelli. Se guardi la sua carriera si capisce che non è un esempio solo calcistico, ma anche nel suo stile di vita. 

-Pandemia in Italia dove tu hai giocato? 

E' stato difficile per me. Lì ho le mie tre figlie ed ero abbastanza preoccupato per questo. Più tardi, quando ho visto che stavano bene, mi sono calmato. Mi fa male non sapere quando le rivedrò. Non so quando saranno in grado di viaggiare. Cerco di convivere con questa incertezza. L'altro giorno ho letto una frase che diceva: "Se hai una soluzione perché ti affliggi? E se non hai una soluzione, perché ti affliggi?". Ed è così. Ci sono cose che in questo momento non hanno soluzione. 

(Fonte: Clarin)

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