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Criscitiello sulla Juve: “Un film comico che non fa ridere. Pirlo? Prima ‘maestro’, ora…”

Intervenuto sulle colonne di TuttomercatoWeb, Michele Criscitiello ha commentato così la stagione negativa della Juventus

Matteo Pifferi

Intervenuto sulle colonne di TuttomercatoWeb, Michele Criscitiello ha commentato così la stagione negativa della Juventus e di Pirlo:

"Sembra quasi un film comico ma non fa ridere. Vinci 9 scudetti di fila ma il decimo non arriva. Arrivi nelle finali di Coppa dei Campioni ma le finali le perdi. La storia della Juventus è abbastanza particolare. Una società così vincente che, però, quando arriva alla linea del traguardo rallenta e fa marcia indietro. Le decisioni di questa stagione sono figlie però dell'improvvisazione e della presunzione. Se prendi un allenatore neopatentato significa che vuoi rischiare e se a fine anno non hai raggiunto gli obiettivi non te la puoi prendere con nessuno. Ad un certo punto la stampa amica che prima ti aveva osannato sparisce. La notizia in più non serve e l'amicizia di quando eri calciatore sparisce. Per te nessuno più ci mette la faccia. Chi ti chiamava maestro ad agosto e settembre mette una maschera, più che mascherina, per nascondersi da titoloni e grandi servizi per osannare un allenatore che non vale la metà degli allenatori di serie C e serie D che da 20 anni mangiano la polvere sui campi di provincia".

Criscitiello su Pirlo

"Pirlo non è un grande allenatore e neanche lo sarà mai. Aggiungo questo pezzo ad una mia riflessione estiva. Per fare il calciatore bastano i piedi, per essere un grande allenatore serve saper gestire anche 30 calciatori, un presidente, i dirigenti, la stampa e i tifosi. Serve una leadership che Pirlo non avrà mai. Allenatore ci nasci. Non diventi allenatore se hai vinto 20 scudetti, un mondiale e se hai giocato con le migliori squadre italiane. Totti non sarà mai un allenatore e, infatti, ha deciso di fare altro. Pirlo non potrà mai fare due cose nella sua vita: l'allenatore e il commentatore televisivo. Servono delle qualità che non ha. Potrà essere un collaboratore tecnico, un imprenditore o un ottimo insegnante per i giovani calciatori. Sono mondi diversi. Ieri la Juve ha lanciato Pirlo, oggi lo ha bruciato, domani gli volterà le spalle".

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