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Alessandro De Calò, intervenuto sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, si è proiettato già nel nuovo campionato:
"Dopo il decennio di dominio assoluto della Juve, nelle ultime quattro stagioni il campionato ha vissuto un’alternanza con padroni diversi. All’Inter di Conte campione nel 2020-21 è seguito il Milan di Pioli, mentre il formidabile exploit del Napoli di Spalletti ha preceduto la nuova egemonia nerazzurra, targata Simone Inzaghi. De Laurentiis, patron del Napoli, ha definito “illuso” chi pensava di vincere due scudetti consecutivi. Sembra che si riferisse alle prospettive della sua squadra, però abbiamo visto che in questa scheggia di secolo la notazione vale un po’ per tutti, sottolinea la tendenza generale. In Italia, l’Inter è la squadra da battere e sta già lavorando per un bis. I rumori di fondo che anticipano l’apertura ufficiale del mercato sono una colonna sonora che, sulla carta, consolida la supremazia nerazzurra. Le altre big rimangono in fila, costrette a inseguire. Chi è più avanti, tra Milan, Juve e Napoli, nella sfida all’Inter per il prossimo scudetto? Quale tra questi club sta mettendo a punto, almeno in apparenza, il progetto più chiaro e credibile? A chi basta qualche ritocco e chi, invece, dovrà cambiare più in profondità? Ci sono ancora un po’ di punti in palio.
"Sui budget e le prossime scelte resta viva la discriminante della Champions, un confine che domani – per dire – segnerà il faccia a faccia tra Roma e Juve. Dopo aver visto gli interisti festeggiare la seconda stella sul suo campo, nell’ultimo derby, il Milan – che è secondo in classifica e ha già il “pass” per l’Europa – dovrebbe essere il club più determinato a reagire all’egemonia di Lautaro e compagni. Eppure non trasmette, precisamente, questa sensazione. Anche i nomi e i profili che circolano nel casting per il dopo-Pioli non lasciano pensare a uno step verso l’alto, allo sforzo decisivo per un grande rilancio. La protesta dei tifosi, che ha portato a una frenata sull’opzione Lopetegui, non sembra dare spazio a un profilo davvero diverso del nuovo allenatore. Con i Fonseca e Van Bommel siamo sempre lontani dal livello top europeo a cui appartiene, invece, Antonio Conte. Sembra quasi che sul piano sportivo la priorità non sia la rincorsa allo scudetto, ma piuttosto quella di rimanere nel solco attuale, per valorizzare e vendere giocatori dentro a un’abituale frequentazione della Champions. Diversa luce ha il riflesso che potrebbe portare a Thiago Motta e magari all’acquisto di Zirkzee, che l’italobrasiliano ha lanciato nel Bologna. Motta ha dimostrato di avere una buona cultura calcistica e la forza di calarla nella realtà. Per questo è il primo candidato al possibile dopo-Allegri nella Juve. In bianconero potrebbe ritrovarsi con Calafiori e Zirkzee, forze nuove da spendere sul piano del gioco per accorciare le distanze dallo squadrone di Inzaghi. Nei piani di Giuntoli – architetto del Napoli campione con Kvara e Osimhen – c’è anche Koopmeiners, pilastro dell’Atalanta e possibile punto di equilibrio di una Juve diversa. Per il nuovo viaggio, l’Inter ispirata da Beppe Marotta ha già imbarcato Zielinski e il bomber del Porto, Taremi. Piace Gudmundsson, potrebbe diventare la quarta punta. Sono tutti nomi noti al grande pubblico, che lasciano intendere quali siano le ambizioni in gioco. Dopo la giostra delle tre panchine cambiate in pochi mesi, il Napoli potrebbe trovare una nuova stabilità con Stefano Pioli e qualche voglia di rivincita. Molto passerà attraverso la voragine di Osimhen e dipenderà da come verranno reinvestiti i soldi della cessione: David del Lilla è il nome di un uomo-gol speso anche per il Milan. Ci si muove tra incognite e sorprese. E per ora si va verso un dualismo Inter-Juve. I bianconeri comandano il gruppo lanciato nella rincorsa. Però questo è soltanto l’inizio. Molte cose stanno coagulando e potranno ancora accadere. In fondo, anche la Roma o l’Atalanta – visto il rendimento degli ultimi mesi – potrebbero fare uno scatto".
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