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Handanovic al top, Godin decisivo: Inter, difesa bunker anche in Europa. E Bastoni…

L'Inter di Coppa va spedita anche grazie ad una solida difesa

Matteo Pifferi

"Il gioco si è fatto duro e l’Inter ha alzato il muro. La trasformazione nerazzurra è diventata realtà in meno di un mese, da quando Antonio Conte dopo il pareggio contro la Fiorentina aveva detto «il secondo è il primo dei perdenti, per me non conta nulla»". Apre così l'articolo de La Gazzetta dello Sport che evidenzia i progressi in fase difensiva per l'Inter, che ha subito solo un gol (dal Leverkusen) nelle ultime sei partite. Ed è anche una questione mentale come testimonia la crescita di Godin: l'uruguayano ha saputo soffrire quando lo spazio a disposizione sembrava poco ed ora è diventato titolare inamovibile con prestazioni di livello che hanno portato Conte a puntarci a discapito di Skriniar, finito invece in panchina.

SINGOLI AL TOP - L'Inter ha chiuso il campionato con la miglior difesa (36 gol subiti) e prima del gol di Havertz aveva totalizzato 5 clean sheet consecutivi anche grazie alle prestazioni solide e concentrate di Godin, capace con un colpo di testa al 97' di respingere al mittente l'ultimo assalto del Leverkusen mettendo in ghiaccio la qualificazione per la semifinale. Non solo Godin perché anche Handanovic, dopo l'errore col Torino, è tornato sui suoi livelli mentre De Vrij si è confermato un leader silenzioso. Da menzionare anche Bastoni, il cui processo di crescita sta avanzando molto rapidamente: tutti e 4, però, dovranno fare attenzione allo Shakhtar perché gli ucraini hanno attaccanti veloci e in grado di costruire azioni pericolose. Contro lo Shakhtar servirà anche l'esperienza di Godin, capace di vincere in passato due Europa League con l'Atletico contro Bilbao (2012) e Marsiglia (2018) a differenza degli altri compagni.

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