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GdS – Inter, squadra a due facce. Conte ha la coperta corta, calo inevitabile nei secondi 45′?

Nei secondi tempi delle partite giocate dall'Inter contro squadre di alto livello si è notata ancora di più la mancanza di alternative

Andrea Della Sala

Gara a due facce quella dell'Inter con l'Atalanta. Un primo tempo giocata ad alti ritmi e poi un crollo nel secondo con i bergamaschi che hanno preso il sopravvento. Un po' quello che è successo in Champions a Dortmund.

"L’andamento della partita di sabato sera è rappresentativo: leoni fino all’intervallo, schiacciati sotto i colpi della Dea nella ripresa. Handanovic, capitano esigente e allineato al tecnico, lo ha sottolineato: «Quando andiamo in vantaggio dobbiamo gestire meglio, su questo si deve migliorare». Conte, al di là dei discorsi sulla «coperta corta» utili in ottica mercato, probabilmente sta studiando correzioni. Perché la fatica e l’impossibilità di fare cambi all’altezza sicuramente hanno un grande peso, ma vanno trovate anche risposte “di campo” per invertire o limitare una tendenza che sembra strutturale. L’Inter nei secondi tempi ha subito le rimonte di Barcellona e Borussia Dortmund, ha ceduto nel big match con la Juve e ha subito gli ultimi due dei quattro pareggi in campionato", spiega La Gazzetta dello Sport.

"I dati statistici indicano un calo dei tiri effettuati, una maggiore permeabilità della difesa (25 per cento in più di conclusioni in porta concesse), una diminuzione sensibile dei cross e nel possesso palla: il tutto porta a una differenza reti che dal +17 dei primi 45’ cala a +8 nei secondi. Spesso non è solo questione di risultati e di numeri: si nota un ripiegamento visibile a livello di baricentro, un prosciugarsi progressivo delle fonti di gioco, un sempre più faticoso approvvigionamento della coppia d’attacco. La continua emergenza con cui Conte ha dovuto convivere, e che si è riproposta contro l’Atalanta per le squalifiche e la forma parziale di chi rientrava dagli infortuni, ha limitato le scelte e soprattutto reso impossibile tenersi risorse da inserire quando serve trovare una spinta supplementare".

"Poi c’è la necessità, ribadita più volte dal tecnico, di andare sempre al massimo per essere competitivi: l’Inter, che pure è stata in vantaggio più che ogni altra squadra di A (917’), “geneticamente” non può e non vuole gestire. Il gioco di Conte prevede sempre di andare “a tutta” ed è particolarmente dispendioso per gli attaccanti. Il rendimento di Lautaro, in questo senso, è clamoroso ma al tempo stesso logico risultato. Il Toro, fondamentale in entrambe le fasi (il suo pressing sul primo portatore di palla è continuo), si sta specializzando in gol precoci. Nella prima mezz’ora è il miglior bomber d’Europa (7 gol), superando anche Lewandowski, che pure ne ha segnati complessivamente il doppio (30 a 15). E raccoglie nei primi tempi l’80 per cento del suo bottino realizzativo: solo tre nella ripresa. Tutto quel lavoro col passare dei minuti pesa nelle gambe. Dettagli, si dirà: ma è proprio su questi che un perfezionista come Conte lavora, per cercare margini di miglioramento in una squadra che è andata fortissimo", aggiunge Gazzetta.

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