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Inzaghi lascia la Lazio. CdS: “È sparito all’alba. Voltabandiera scioccante”

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L'addio del tecnico visto dall'ambiente biancoceleste. Il sì al rinnovo con Lotito è diventato un no che ha lasciato i laziali basiti

Eva A. Provenzano

La questione Inzaghi dal punto di vista della Lazio. Se l'Interha trovato il suo tecnico il club biancoceleste lo ha perso e il Corriere dello Sport racconta di una giornata scioccante per Lotito e i suoi dirigenti. Anche perché la sera prima il tecnico aveva detto sì al rinnovo. "I sogni muoiono all’alba. Si è rimangiato la Lazio, Simone Inzaghi. La storia non continua, lo shock è epocale. “A vita” e “per sempre” nel calcio non si possono dire mai per nessuno. È l’opposto del significato, della durata. Inzaghi alla Bielsa, con le dovute differenze (l’argentino si era dimesso dopo la firma), è da non crederci lo stesso. Ha piantato Lotito proprio lui che aveva soppiantato il Loco, sparito nell’estate 2016. Lui, l’Inzaghi della storia, l’allenatore-bandiera, la lazialità in persona, il leader popolare, ha lasciato il presidente in braghe di tela sconfessando il giuramento fatto mercoledì allo scoccare della mezzanotte", scrive il quotidiano sportivo.

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Sembrava davvero tutto fatto dopo l'incontro e la cena con Lotito. "Poi è stato avvolto da una notte bianca. In mattinata, il voltabandiera scioccante mentre uomini a lui vicini continuavano a festeggiare il rinnovo con la Lazio immaginando i prossimi tre anni". Ieri mattina era atteso a Formello per la firma sul contratto già firmato da Lotito. Non si è presentato, ha chiamato il presidente perché stava per dire sì ai 4 mln offerti dall'Inter. Dal club nerazzurro ha ottenuto proprio quanto aveva chiesto alla Lazio nei primi incontri per il rinnovo che si è trascinato fino alla fine della stagione. 

«Mi ha detto che non aveva più stimoli, che non avrebbe avuto più la forza di trasmettere carica ai giocatori. Sono deluso sul piano personale, ha cambiato idea dalla sera alla mattina. Il contratto era pronto, l’avevo firmato. Non si è più presentato dal segretario Calveri. Ci eravamo dati la mano», ha confidato il presidente Lotito che è risentito dall'atteggiamento del tecnico, da quel sì poi diventato no. Perché secondo la Lazio erano state trovate intese economiche e tecniche. Ma probabilmente Inzaghi non era troppo convinto del progetto. O quello dell'Inter lo ha convinto di più.

(Fonte: Corriere dello Sport)

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