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Khephren Thuram: “Futuro? Vedremo a fine stagione. Analizzo le gare con mio padre e Marcus”

Khephren Thuram
Khephren Thuram è tornato ai suoi migliori livelli nelle ultime settimane. Intervistato da Nice Matin racconta la sua stagione fatta di alti e bassi
Gianni Pampinella Redattore 

Autore di una stagione al di sotto delle aspettative, Khephren Thuram è tornato ai suoi migliori livelli nelle ultime settimane. Intervistato da Nice Matin, il centrocampista ha parlato del suo futuro e non solo. "Non possiamo guardare oltre questa partita contro il Le Havre. Siamo concentrati, abbiamo lavorato bene questa settimana. Affronteremo una squadra che sta facendo molto bene in questa stagione in Ligue 1".

"Mi sento molto bene oggi. Francamente sono progredito molto, sia tatticamente, sia in fase difensiva, sia negli inserimenti. Sto diventando un giocatore sempre più intelligente. Ed è vero che questo infortunio, in un certo senso, mi ha fatto un po' bene perché ho potuto tornare al mio miglior livello fisico. Nella prima parte della stagione ho avuto alcuni problemi fisici, on potevo avere continuità nelle mie prestazione. Mi sento benissimo adesso".


Khephren Thuram

 

Possiamo dire che Farioli ti ha cambiato la mentalità?

"Non credo, ma sicuramente mi ha aiutato. Ci sono tante persone intorno a me che mi aiutano, persone fidate che mi danno consigli e lui è una di queste".

Come giudichi la tua stagione dal punto di vista sportivo?

"Ci sono stati alti e bassi, ma come ho detto, sono un giocatore che diventa sempre più intelligente tatticamente. Sono soddisfatto dei miei progressi. Conosco le mie qualità offensive, la mia capacità di sfondare. Ciò che mi interessava davvero era il mio posizionamento difensivo e l'intelligenza tattica. E su questo non ci sono dubbi, ho fatto progressi".

Khephren Thuram: “Futuro? Vedremo a fine stagione. Analizzo le gare con mio padre e Marcus”- immagine 3

 

Come hai vissuto i fischi dell'Allianz?

Li ho sentiti ma personalmente non ci faccio molto caso perché come ho detto, ci sono persone intorno a me che mi consigliano, che mi dicono quando sono stato bravo oppure no. Così i fischi non mi arrivano. Sono lucido. Analizzo le mie partite, sia con Julien Sablé (uno degli assistenti di Farioli), che è lì per aiutarmi a progredire, sia con mio padre (Lilian) e mio fratello (Marcus). Fa parte del gioco".

Tuo padre è spesso allo stadio. Come si svolgono i debriefing?

"È un momento tra un padre e suo figlio. Alla fine della partita, ad esempio, mi prenderà in giro e dirà “come te lo sei perso”. Ci rideremo sopra e poi mi spiegherà dal punto di vista tecnico come avrei potuto fare meglio per segnare".

Ti consiglia per il resto della tua carriera?

"No, non ne parliamo. Per ora non vedo oltre la partita contro il Le Havre, che è molto importante. Vedremo a fine stagione quando bisognerà fare il punto e discutere di tutto questo. Ma oggi mi concentro solo sulla partita di Le Havre".

(Nice Matin)

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