Lunga intervista concessa da Marcello Lippi ai microfoni della Gazzetta dello Sport. L'ex commissario tecnico azzurro ha parlato dei talenti di Inter e Milan a pochi giorni dal derby. Queste alcune tra le sue considerazioni:
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Lippi: “Inter, Barella trascinatore unico. Sensi? Dà la sensazione…”
L'ex commissario tecnico azzurro si è espresso sui talenti di Inter e Milan a pochi giorni dal derby
La faccia più bella di questo campionato è Barella?
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«Sicuramente. Straordinario. Il miglior centrocampista italiano e di conseguenza un top europeo. Pressa, dribbla, partecipa al gioco con e senza palla, tira, è dovunque. Un trascinatore per Conte e Mancini. Dicono somigli a Tardelli, forse perché anche lui era fortissimo, ma a me sembra un prototipo unico di centrocampista internazionale».
Il Milan risponde con Donnarumma.
«L’erede. Di Buffon s’intende. Un mostro, a ventidue anni ha già duecento partite in Serie A. Mi ricorda Gigi per sicurezza, senso della posizione, uscite efficaci senza esagerare per lo spettacolo. Un grande portiere, una ricchezza per l’Italia».
Mancini dovrebbe prendersi presto Bastoni e non restituirlo più all’Under 21...
«È già nel giro e penso ci resterà. Mi sembra maturato come giocatore, anche se non lo conosco. Piedi buoni, visione. Può essere il centrale d’impostazione del futuro, dopo Bonucci, ma non darei categorie fisse: gioca a tre ma può far bene anche a due (così con Mancini, ndr)».
Entra ed esce dal giro, ma alla fine Mancini non lo abbandona mai, come d’altra parte Conte: Gagliardini c’è sempre.
«E questo la dice lunga sulla sua affidabilità. Ragazzo serio, valido, che può giocare centrale e mezzala, a due e a tre. Un centrocampista completo».
Aspettando che torni Sensi...
«Peccato quell’infortunio, stava facendo grandi cose. Dà sempre la sensazione di creare occasioni, inserimenti, gol. Conte, se può, lo schiera. Non è facile emergere in un campionato con il 70% di stranieri».
Che derby vede?
«Un Milan alla prova d’appello dopo il k.o. con lo Spezia che non deve far dimenticare tutto il bello dell’ultimo anno. E un’Inter però concreta come Conte e senza coppe a cui pensare».
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