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Longhi: “Paragone Barella-Tardelli? Ci sta. Ma l’interista deve migliorare in due cose. Eriksen…”

Getty Images

Il giornalista ha detto la sua sul centrocampista italiano e ha spiegato perché è naturale che Conte lo preferisca al danese

Eva A. Provenzano

Bruno Longhi, ospite negli studi di Skysport, ha parlato dell'Inter di Conte e si è soffermato anche su Barella. «Un paragone con Tardelli? Ci sta, ma cambia il calcio, cambiano i sistemi tattici, una volta c'era più libertà di muoversi sul campo. Barella è più limitato dal modulo e dal rispetto della tattica. Tardelli aveva più il gol, gli inserimenti. Il centrocampista nerazzurro ha bisogno di migliorare in due cose: l'eccesso di agonismo che lo porta a beccarsi qualche cartellino di troppo ed essere meno disordinato in alcune partite. Col Borussia M'Gladbach aveva perso alcuni palloni perché voleva strafare. Deve limitarsi un attimino visto che ha forza dirompente, corsa da vendere e fiato incredibile. Conte gli preferisce Eriksen ma è naturale. Il danese tocca bene la palla, non è in discussione questo. Ma quando un allenatore fa delle scelte non le fa contro qualcuno o a favore di un altro ma per il bene della squadra. Eriksen non è il giocatore che abbiamo ammirato con la maglia del Tottenham. Non è riuscito ad avere la determinazione necessaria per giocare ad alti livelli nella nostra Serie A». 

-Shakhtar-Inter? 

Deve dare una nuova dimensione alla squadra nerazzurra. L'Inter deve essere la moltiplicazione di Lukaku, undici di lui in campo, contro una squadra che se giochi a ritmi bassi rischi di non ottenere una vittoria che potrebbe essere alla portata.

(Fonte: SS24)

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