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Lugano: “Chiellini spione, fu scorretto con Suarez. Ricordo ancora che nell’intervallo…”

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L'ex difensore e capitano dell'Uruguay ha parlato a Fanpage dell'episodio Suarez-Chiellini ai Mondiali del 2014

Matteo Pifferi

Lunga intervista concessa da Diego Lugano a Fanpage. L'ex difensore, tra le altre, di PSG, Fenerbahce e della Nazionale uruguayana, ha parlato così del morso di Suarez a Chiellini:

Lei era in panchina quel giorno a Natal, ma vide tutto quello che accadde tra Suarez e Chiellini…

"Ti dico io cosa successe. L'Italia si sarebbe qualificata con il pareggio e quindi i difensori azzurri avevano pensato bene di picchiare e intimorire Suarez durante tutta la partita, perché sapevano che era il nostro miglior giocatore. E fin qui va bene, perché in campo si gioca per vincere dando tutto. Ma Chiellini è stato scorretto quando si è lamentato con l'arbitro, quando ha fatto da alcahuete (spione in spagnolo rioplatense). In campo tutto è permesso, tranne piangere con l'arbitro denunciando un avversario. Appena finisce la partita finisce tutto".

Circa un anno prima Edinson Cavani, al Napoli, aveva subito anche lui un duro trattamento da Chiellini, il quale gli aveva addirittura tirato i capelli.

"È il calcio, fa parte del gioco. Anche tirare i capelli. Io posso perdonare qualsiasi cosa, perché anch'io entravo e giocavo duro, ma quanto succede in campo resta in campo e appartiene ai calciatori, non agli arbitri. Quella partita era carica di tensione, ricordo ancora che all'intervallo siamo quasi arrivati alle mani con gli italiani ed è dovuta intervenire la security per evitare la rissa".

Cosa pensa del Chiellini calciatore?

"Parlano i fatti: si tratta di uno dei migliori difensori degli ultimi dieci o dodici anni, oltre che di una persona molto colta e anche di un tipo simpatico. Ma quel giorno in Brasile commise un peccato mortale, che alla fine l'Italia pagò con l'eliminazione".

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Sta parlando di karma?

"Non esattamente. Luis (Suarez ndr) aveva risposto alle provocazioni e aveva provocato a sua volta, mettendo psicologicamente Chiellini fuori dalla partita, facendogli perdere la concentrazione. E infatti poco dopo fu lui a perdersi Godin sul corner con il quale passammo in vantaggio e ci qualificammo".

Suarez fu messo alla gogna dopo il morso a Chiellini…

"Si scatenò una tempesta mediatica su di lui. Oltre ai brasiliani, che non avevano voglia di incontrarci più avanti nella competizione perché ricordano sempre coi brividi il Maracanazo (vittoria dell'Uruguay sul Brasile nella finale mondiale del 1950 ndr), anche gli inglesi si scatenarono su Suarez, che aveva fatto una doppietta contro la loro nazionale. Fu una campagna mediatica scandalosa, ci privarono del nostro miglior giocatore, lo squalificarono per quattro mesi e gli impedirono di giocare in nazionale per due anni. Per giunta, la polizia brasiliana lo espulse dal paese come se fosse stato un delinquente. E tutto questo per una protesta da spione".

Anche lei, però, era rognoso e arcigno come lui quando giocava.

"Io sono convinto che nel calcio tutto vale, che giochiamo per vincere, e quindi dobbiamo giocare sul filo del rasoio. Sono nato e cresciuto in Uruguay, un paese dove il calcio è vita ed è una possibilità di avere rivincita sociale sui paesi più importanti. In Uruguay il calcio si vive come in nessun altro luogo".

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