Ampio editoriale di Matteo Marani sulle colonne di Tuttosport. Tema della discussione è la lotta Inter-Juventus per il titolo:
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Marani: “Suning ricca, Marotta vincente. Inter, altri colpi top. Il dopo Brozovic ha un nome”
Le parole di Matteo Marani su Tuttosport
"Oggi che l’Italia piange Pietro Anastasi, protagonista del celebre scambio con Boninsegna sull’asse Juve-Inter, viene da ragionare su come il Derby d’Italia sia stato duro sul campo, ma altrettanto forte negli affari. Non è solo storia di oggi. Penso a Platini, fermato dall’Inter e acquistato dalla Juventus, penso a Stankovic e Nedved, a Ibrahimovic e Vieira dopo Calciopoli, arrivando sino all’ultima estate, con l’azione di disturbo (?) di Paratici per Lukaku. Una sfida appassionante e costosa.
Le due sono tornate a farsi la guerra in uno spazio ristretto, che le sovrappone sugli obiettivi. Da mesi l’Inter inseguiva la maggiore novità emersa dal campionato, lo svedese Kulusevski, un talento di livello europeo. Per mesi Conte e i dirigenti lo hanno guardato, inseguito, osservato, convinti di averlo in mano. Poi è arrivata la Juventus con più di 40 milioni pronti per l’Atalanta e la trattativa si è conclusa in fretta.
Ma nuove sfide sono già annunciate in vista della prossima estate: entrambi i club sono sulle tracce di Sandro Tonali, gioiellino del Brescia che Mancini porterà all’Europeo. Ricorda un po’ Pirlo, che in nerazzurro fece male e in bianconero bene benissimo. Certamente potrebbe essere il dopo Pjanic o il dopo Brozovic, o magari la mezzala che cerca Sarri. Dopo di lui, l’agenda dei contendenti avrà dentro il nome di Federico Chiesa, magari del recuperato Zaniolo, magari di qualche altra straniera, chiunque cioè possa finire nel radar delle due principali società di Serie A.
MERCATO INTER
"Il punto è proprio questo: il ritorno di una corsa a due per il campionato era in realtà intuibile negli ingaggi di Beppe Marotta e Antonio Conte, guardacaso antichi pezzi bianconeri, ma si certifica adesso sul mercato e in particolare in questa sessione di gennaio.
A Milano, quando ancora mancano due settimane alla fine del mercato, hanno ormai in mano Eriksen – acquisto di primo livello, certamente fra i migliori fatti in questi anni – e l’esperto Young, in attesa di inserire Giroud e un secondo laterale, che sarebbe dovuto essere Spinazzola prima dell'inusuale retromarcia. Dicevamo: l’Inter sta rinforzandosi tanto, con la speranza di insidiare il decennale dominio della Juventus. Arrivati a questa prima giornata di ritorno, Lukaku e compagni sono staccati di 2 punti, un risultato onestamente imprevedibile. Perché non provarci?".
ARIA NUOVA
"Era dai tempi di Mancini e Mourinho che dentro San Siro non si respirava un simile entusiasmo. Lo confermano anche le presenze allo stadio, uno stadio che dovrà presto essere anch’esso moderno per competere con Torino. Ma intanto l’Inter si è ormai strutturata da grande squadra. Una proprietà ricca, non inferiore alla Juve per capacità di spesa, una nuova e ambiziosa sede nella zona di Porta Nuova, una classe dirigente guidata da un manager vincente come Marotta e uno staff societario che in questi anni è migliorato, togliendosi lo spirito familiare che era appartenuto ad altre epoche.
I capitali per i grandi giocatori non mancano. Il contratto di Lukaku, 75 milioni di euro, è il più alto mai pagato nella storia dell’Inter. Ma non è l’ultimo che è stato fatto e che sarà fatto. Proprio questa politica espansiva ha portato l’Inter nell’area della storica rivale, che da anni sembrava partecipare a un campionato a sé, sia in campo che sul mercato. Se le concorrenti si chiamavano Roma e Napoli, la Juventus era in grado di portar via loro Pjanic e Higuain senza problemi.
Con l’Inter i rapporti di forza sono diversi, perché nel frattempo il fatturato nerazzurro – assieme ai risultati – è risalito. Aspettiamoci perciò altri colpi nel duello sul mercato delle due. In fin dei conti il calcio italiano è stato fatto grande dalla loro sfida. Con un pensiero a Pietruzzo. È un giorno triste per tutti".
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