Nel consueto editoriale su Tuttosport, il giornalista Matteo Marani ha descritto così l'avvicinamento al derby:
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Marani: “Il problema dell’Inter oggi sarà mentale: ecco perché”
Il giornalista, sulle colonne di Tuttosport, descrive così l'avvicinamento al derby di Milano con l'Inter che sogna l'allungo
"Quello di oggi a San Siro è un derby da 100 punti, perché comunque finirà, la somma delle due milanesi in classifica sfonderà il muro. Erano anni che la stracittadina non toccava punteggi tanto alti ed era un decennio che la sfida rossonerazzurra non era così attesa e determinante. Uno spettacolo annunciato. La partita di San Siro è la più importante dell’anno perché cade quando i giochi si stanno per decidere, avviati verso i due terzi del campionato. Se non vale uno scudetto, è un bel pezzo. L’Inter punta a vincerlo per lanciarsi solitaria in testa, avvantaggiata sulla concorrenza dai mancati impegni nelle Coppe. Quando la squadra uscì maldestramente nei gironi, i processi furono assai severi. Alla lunga, quel momento potrebbe costituire la svolta nell’anno del Biscione, un anno complicato dall’instabilità societaria. Dall’altro lato, il Milan deve approfittare della chance di un nuovo sorpasso. In termini psicologici sarebbe decisivo per ritrovare fiducia e al tempo stesso per abbassare le quotazioni l’Inter, molto alte dopo il successo con la Lazio di Inzaghi e il primo posto raggiunto. Non ultimo, una vittoria (o un pareggio) si tradurrebbe per il Milan in vantaggio negli scontri diretti. Può contare anche questo".
Che partita sarà?
"Rispetto all’andata l’Inter è più quadrata. Sui due gol di Ibrahimovic, si fece trovare sempre scoperta e scomposta, non aiutata dalla prestazione di Kolarov, prestato al ruolo di centrale e bruciato dallo svedese. Il Milan deve fare una partita razionale, cercando di appoggiarsi su Ibra per uscire, ma senza che resti isolato. L'attenzione dovrà essere posta sopratutto sulla parte sinistra della difesa. È lì, fra Theo Hernandez e Romagnoli, che sono arrivati molti gol ed è lì che opererà il tandem Barella-Hakimi, il maggior punto di forza dell'Inter assieme alla potenza di Lukaku. Il Milan è reduce dall’amaro pareggio di Belgrado, con un gol preso in superiorità numerica. È una fase generale difficile, prevista e prevedibile, con un serbatoio bisognoso di ricarica dopo lo straordinario, epocale 2020. Nel nuovo anno, a fronte dell’unica sconfitta interista contro la Samp, il Diavolo è caduto tre volte in campionato e una in Coppa Italia - segnata dall'espulsione di Ibra - proprio contro l’Inter. La media-punti è scesa da 2,5 a 1,8 a gara. Sono numeri, ma indicano una tendenza. Per il pari con la Stella Rossa, Pioli ha attribuito le colpe alla poca qualità nelle giocate, ma ha pure ricordato come molti giocatori – causa i tanti infortuni che la squadra ha dovuto subire – abbiano giocato parecchio. Questo è il punto cruciale".
Gioco Inter
"L'Inter ha una sola maniera di giocare il derby: muoversi sapendo aspettare l'avversario, senza sbilanciamenti. La lezione del girone d’andata è stata metabolizzata. L’Inter prima nel possesso palla era molto attardata nella classifica principale. Poi il trequartista è scomparso, la difesa è rimasta più bassa, il centrocampo ha fatto filtro grazie alla pedina in aggiunta nel mezzo e la transizione dei vari Lukaku, Lautaro Martinez e Hakimi ha determinato la forza. Oggi la squadra ha maggiore equilibrio e lo si vede nel solo gol incassato (deviazione di Escalante) nelle ultime 5 gare. Il problema dell’Inter sarà oggi mentale: sapere di non potere sbagliare. Con Napoli, Juventus e Lazio, trittico importante, si è visto uno scatto di personalità, mancato lo scorso anno. Ma con il Milan il compito sarà delicato e difficile. Molto, ovvio, dipenderà dalla marcatura su Ibra e dalla tenuta difensiva, sulla quale i meriti di Conte sono evidenti: la crescita di Bastoni, il miglioramento di Skriniar in un ruolo non suo e l'invenzione di Perisic arretrato".
Spettacolo
"Sarà una sfida bella, emozionante, con l’Inter in condizione migliore, ma con un Milan che ha mostrato una crescita meravigliosa in questi dodici mesi, meritevole dunque di profondo rispetto. Con la Juve spettatrice interessata: se dovesse finire in pareggio, potrebbe approfittarne per rifarsi sotto. Sarà uno show e Milano, per storia e passione, se lo merita tutto".
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