Daniele Orsato è intervenuto domenica a 90° minuto per confrontarsi pubblicamente sui temi relativi alla moviola dell'ultima giornata di campionato, ma anche su questioni più antiche (Inter-Juventus dell'aprile 2018) e su temi che riguardano la gestione del calcio moderno con i nuovi strumenti (Var).
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Pecoraro: “Orsato? Credo all’errore in buonafede, silenzio colpa di Nicchi. E l’audio Var…”
Daniele Orsato è stato ospite, domenica, a 90°. L'arbitro è tornato a parlare anche di quel famoso Inter-Juventus del 2018. Pecoraro commenta le sue parole, tornando a chiedere l'audio con il Var.
Pecoraro torna a chiedere il file audio tra Orsato e il Var
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Giuseppe Pecoraro, che fino a dicembre del 2019 era a capo della Procura della Figc, ha commentato le parole di Orsato ai microfoni del Mattino. Quelle frasi pronunciate dall'arbitro avrebbe preferito sentirle pronunciare in Procura federale, «la sede più giusta per far luce su quell'episodio. Ma alla fine la colpa del silenzio lungo tre anni non è certo di Orsato ma del vecchio capo dell'associazione arbitri, ovvero Nicchi. Avrebbe ripetuto anche a me, che fui costretto ad aprire un fascicolo in seguito agli esposti che mi erano arrivati, le parole di domenica a Novantesimo minuto. Perché io credo al suo errore in buonafede. Ma alzarono un muro di silenzi e risposte infastidite che non hanno aiutato a fare chiarezza su quell'Inter-Juventus dell'aprile del 2018».
Le domande che non hanno fatto a Orsato
Giuseppe Pecoraro aveva insistito ai tempi della vicenda sull'audio che non gli era stato consegnato tra arbitro (Orsato) e Var (Valeri) in occasione del contatto tra Pjanic e Rafinha. "Ecco, avrei fatto a Orsato anche altre domande se mi avessero consentito di ascoltarlo: cosa le ha consigliato di fare il Var in quella circostanza?; Le ha suggerito qualcosa?; Le ha detto che stava facendo la cosa giusta?. E poi se per caso si stava facendo per così dire condizionare dall'importanza della gara. In ogni caso io credo all'errore in buonafede, non ne ho mai dubitato. Ma l'audio se c'è, e io credo ancora che da qualche parte ci sia, spero che venga fatto ascoltare. Proprio in nome della trasparenza invocata dal nuovo presidente dell'Aia, Trentalange".
(Il Mattino)
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