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Servono rinforzi per ricaricare il furore. GdS: “L’Inter è come un aquilone, si alza solo se…”

Inter poco brillante a Lecce ed è arrivata solo un pareggio che stacca la Juve in vetta a + 4 sui nerazzurri

Andrea Della Sala

Ieri a Lecce l'Inter non è riuscita a portare a casa il bottino a pieno. Hanno faticato a creare occasioni e ad andare a segno i due attaccanti, Lautaro e Lukaku.

"Ingabbiata la Lu-La, senza un Dybala capace di aprire l’ostrica Lecce con una giocata geniale, l’Inter avrebbe potuto abbattere il forte salentino solo con impeto contiano, invece sono mancati sempre ritmo, velocità e furore. L’Inter è un aquilone, si alza solo se corre al massimo. Per una volta, neppure Conte è riuscito a trasmettere il suo spirito e a inventarsi qualcosa per liberare Lukaku e Lautaro. Quasi rassegnato ai limiti della squadra. Ha bisogno di rinforzi per ricaricare il furore. Il passo falso accelererà le operazioni di mercato. I piedi e le idee di Eriksen, anche da fermo, avrebbero fatto comodo. E pure un incursore alla Vidal che Barella, ieri deludente, non è riuscito ad essere. Di sicuro, l’Inter di Lecce non basta per sognare in grande. Considerare che anche la Juve è stata fermata a Lecce da Mancosu serve a poco. Ottimo Lecce. Liverani ha avuto l’umiltà e l’intelligenza di cambiare assetto, dopo 4 sconfitte, di farsi più prudente senza perdere il gusto per il gioco, ripartendo quando ha potuto. Ha trasmesso un nuovo spirito da battaglia. Ci si salva con qualche complimento in meno e qualche punto in più", si legge su La Gazzetta dello Sport.

"Liverani ha smontato i suoi dogmi e con i pezzi ha costruito la gabbia per Lautaro e Lukaku. Lucioni, Rossettini e Dell’Orco;¸ un muro fisso davanti alla Lu-La, con i mediani che completano l’accerchiamento. Inedito 5-3-2. Diciamo 5 e non 3 perché Rispoli e Donati, i terzini, restano inchiodati dietro, a differenza di Candreva e Biraghi. La gabbia ha tenuto. Anche se all’inizio non sembrava, perché dopo un amen Lukaku si avventa sulla solita sponda del Toro e tuona fuori di un pelo. La retroguardia leccese è così terrorizzata che Rispoli sfiora l’autogol…. Inizio sul velluto per l’Inter, ma alla prima ripartenza, Mancosu si trova tutto solo davanti ad Handanovic e si divora il gol. Il tappeto di velluto diventa una carta moschicida che si appiccica addosso ai nerazzurri", aggiunge il quotidiano.

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