L'analisi del giornalista: "Secondo me, se vogliamo analizzare l'Inter da Istanbul in avanti, è una squadra che perde una partita ogni 2-3 mesi"
In diretta a Fontana di Trevi si discute ovviamente di quanto accaduto in Supercoppa, con l'Inter sconfitta in rimonta dal Milan e bersaglio da cinque giorni di critiche. Riccardo Trevisani si è espresso così in merito: "Voglio fare il reel dell'anno: parliamo dei problemi dell'Inter". E il giornalista resta in silenzio, come ad indicare il fatto che di problemi non ne veda. Incalzato poi dal conduttore, Trevisani spiega: "Possiamo trovarli e possiamo analizzare il fumo della pipa: ma secondo me, se vogliamo analizzare l'Inter da Istanbul in avanti, è una squadra che perde una partita ogni 2-3 mesi. E quando la perde siamo qui a dire "l'Inter ha perso, ha mille problemi, quello si è infortunato, quello non è all'altezza". Qual è la cosa a cui possiamo appoggiarci? I numeri, non mentono mai. L'Inter segna di più, difende meglio, vince più partite, sta facendo cose con continuità in Champions, campionato e Coppa Italia: certo che se avesse avuto i soldi e avesse preso Sesko al posto di Taremi, sarebbe stato meglio.
Certo che il portiere ha 36 anni e bisogna pensare al futuro, certo che Calhanoglu è al terzo infortunio muscolare stagionale: ma dobbiamo rimestare per cercare problemi nell'Inter. Io vedo onestamente più cose che funzionano, soprattutto nel gioco: i giocatori continuano a crescere, penso alla partita da 7 di Bastoni. E' una squadra con 50 cose positive e 5-6 problemi: la media delle altre è 50 problemi e 5-6 cose positive. Il problema è sempre lo stesso: non esiste una squadra con 25 giocatori uguali, ci sono titolari e riserve. Se togli Dumfries e metti Darmian, in questo momento perdi. Se levi Bastoni e metti un altro, perdi. Ovunque ti muovi, perdi. E' troppo alto il livello a cui sono stati portati i titolari: l'Inter è arrivata ad un livello gigante in cui gli altri non possono essere protagonisti. Non perché i giocatori alternativi non siano buoni o perché sia stato sbagliato il mercato, perché c'è dislivello tra i primi e i secondi. Ma in tutto questo sono sempre 6 sconfitte in 18 mesi. Quando diciamo 6 sconfitte in un anno e mezzo, parliamo di 85 partite: è fisiologico, prima o poi devi perdere ad un certo punto.