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Vezzali: “Pubblico agli Europei è segnale. Tifosi in A? Si ragiona in termini di piccoli passi”

skysport

Un passo alla volta, il sottosegretario con delega allo Sport ha parlato della riapertura dell'Olimpico per Euro2021

Eva A. Provenzano

L'Italia ha detto sì agli Europei con il pubblico allo stadio. La presenza di almeno il 25% dei tifosi rispetto alla capienza dello stadio Olimpico era una condizione sine qua non perché l'UEFA permettesse il disputarsi delle gare nel Paese. Il presidente della FIGCGravina aveva scritto una lettera a Draghi perché si interessasse alla questione.

Gli ha risposto Valentina Vezzali, sottosegretario con Delega allo Sport, che ha dato l'ok ai tifosi allo stadio. E ai microfoni di Skysport ha commentato così: «Una luce in fondo al tunnel. Abbiamo lavorato tantissimo perché potesse accadere. Non è solo una vittoria del calcio ma di tutto lo sport. Vuole essere un segnale di ripartenza, si riapertura verso tutto il movimento sportivo. C'è bisogno di entusiasmo, energia e tutti insieme possiamo ripartire», ha detto.

-Nella lettera ha parlato dell'importanza per il Paese dei grandi eventi, è una presa di posizione del governo...

Correttissimo. Il Governo è vicino al mondo dello sport e non può che farmi piacere. Lo Sport rappresenta la sesta industria dell'Italia e credo che sia una freccia al nostro arco per poter rilanciare il sistema del nostro Paese. 

-Draghi è stato attivato in questa vicenda dall'inizio e sembra attento al mondo dello Sport. Ci conferma che su questa vicenda è coinvolto e partecipe? 

Assolutamente sì. È partecipe e sensibile alla tematica dello sport e sono felicissima che dia la giusta attenzione al giusto momento. Credo che lo sport sia fondamentale per tutti e ognuno dovrebbe crescere con quello perché con lo sport si imparano le regole e lo sport trasmette valori trasversali che permettono alla società di essere civile e di raggiungere dei traguardi. 

-Con Gravina quanto è stato importante il dialogo? 

Il gioco di squadra è fondamentale per vincere e nello sport l'obiettivo non è l'interesse di parte. Si deve lavorare tutti insieme per far vincere il nostro Paese, questo mi ha insegnato la scherma. Il mio era uno sport individuale. Ma se il giorno prima ci contendevamo con le mie compagne un Olimpiade, il giorno dopo mettevamo da parte i personalismi e giocavamo tutte insieme per far vincere l'Italia. È quello che dovrebbe volere ogni italiano. 

-Dopo questo periodo di lockdown prolungato, anche i ragazzi possono riprendere attività fisiche e palestre che possono riaprire. Si intuisce anche questo... 

Si lavora per cercare quanto prima di riaprire il mondo dello sport. Bambini e ragazzi hanno bisogno di praticarlo. Siamo in dirittura di arrivo e presto dovrà accadere.

-Cosa significa riaprire l'Olimpico? 

Un momento simbolo, un messaggio di riapertura. C'è tanta voglia di praticare sport. Tutti i luoghi di sport hanno sofferto nell'ultimo anno. È il momento di ripartire, rialzarci e valorizzare nel modo giusto lo sport di base che permette ad un ragazzo di diventare un oro olimpico o un Ronaldo nel calcio. 

-Linee programmatiche su come verrà riaperto già delineate? 

Sicuramente siamo già al lavoro per definirle, per consentire gli accessi allo stadio in sicurezza e per dimostrare che il nostro Paese è in grado di ospitare un evento così importante come l'Europeo. Ed è un messaggio anche per altre federazioni. L'Italia ha ospitato comunque eventi importanti, vuole dimostrare la sua valenza nell'ambito sportivo. L'attenzione è rivolta a tutto lo sport, tutti i luoghi, nessuno escluso. 

-Mancano 100 giorni alle Olimpiadi, cosa prova da ex atleta? 

L'Olimpiade è il sogno di ogni atleta, il traguardo per tanti bambini, poi vincerlo è ancora più fantastico. Essere sottosegretaria mi rende orgogliosa: voglio stare vicina a tutti gli atleti e garantire a tutti di poterci arrivare in modo fisico e psicologico al meglio. Quindi arrivare alle Olimpiadi con le vaccinazioni e in massima tranquillità sarebbe un segnale importante. 

-Ritorno al pubblico negli stadi italiani anche in Serie A e Serie B?

Mi piace ragionare in termini di piccoli passi avanti per arrivare alla riapertura di tutto. In questo momento possiamo assicurare la disputa del campionato europeo con il pubblico. E auspico che quanto prima possa essere dato un segnale certo verso tutto il mondo dello sport, non solo il pubblico negli stadi ma in tutti gli altri settori sportivi. Tutti gli sport hanno bisogno di pubblico che sostenga le squadre. Credo che a breve potrà accadere. Stiamo lavorando perché le società, palestre e luoghi di sport chiusi nell'ultimo anno, riescano ad avere sostegno perché stanno facendo fatica. Sento tanta disperazione e mi si stringe il cuore.  

(Fonte: SS24)

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