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Inter, Spalletti sul banco degli imputati: confronto con la dirigenza, serve una svolta

Vertice tra il tecnico e i vertici nerazzurri dopo la sconfitta interna con il Parma

Fabio Alampi

Un inizio di campionato così stentato non se lo aspettava nessuno in casa Inter, tantomeno Luciano Spalletti: la sconfitta con il Parma, la seconda nelle prime quattro giornate, ha evidenziato ancora una volta le lacune e la fragilità mentale della squadra. Sul banco degli imputati finiscono tutti, allenatore compreso, che in conferenza stampa non ha nascosto la sua preoccupazione e la sua delusione. Al termine dell'incontro, come riporta La Gazzetta dello Sport, c'è stato un lungo confronto tra Spalletti e i vertici della dirigenza nerazzurra, rappresentata dal direttore sportivo Piero Ausilio e dal cfoo Giovanni Gardini, che nello spogliatoio hanno analizzato il momento no della squadra con l'allenatore.

"Quattro punti in quattro partite, con un potenziale -8 dalla Juventus in classifica e l'aggravante di un calendario abbordabile non sfruttato, sono abbastanza per tirare una riga e farsi delle domande. E in momenti del genere le domande le fai al comandante, ovvio, ancor di più se solo un mese fa ha rinnovato (lui e il suo staff di cinque collaboratori) il contratto fino al 2021, con un ingaggio da 4,5 milioni di euro. In fondo, è quello che hanno fatto nel post partita anche il direttore sportivo Piero Ausilio e il cfoo Giovanni Gardini, che nello spogliatoio hanno analizzato il momento no con l'allenatore. Nei pressi, anche se non presente alla riunione, c'era anche un silenziosissimo Steven Zhang, rientrato a Milano venerdì e ovviamente deluso per il risultato. Qualche punto va fissato: nessun allenamento punitivo è stato aggiunto (l'Inter va in campo stamattina come da programma), nessun ritiro anticipato (domani sera pernottamento ad Appiano) è stato deciso. Però serve un cambio di rotta immediato, anche perché martedì a Milano arriva il Tottenham e la sfida ha un valore enorme dal punto di vista emotivo ma soprattutto pratico, sforzandosi di ragionare in ottica qualificazione".

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