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Pioli: “Mi sento allenatore da Inter, bilancio a fine stagione. Il mercato e Gabigol…”

L'allenatore nerazzurro ha parlato ai microfoni di Top Calcio

Daniele Vitiello

Stefano Pioli, allenatore dell'Inter, è intervenuto telefonicamente ai microfoni di Top Calcio 24 per parlare del momento della squadra nerazzurra e del suo futuro: "Come sto? Bene, abbiamo appena finito di lavorare. E' stata una giornata intensa, come sempre quando si lavora in previsione della prossima partita. Siamo a metà settimana, stiamo recuperando le energie spese lunedì e ci prepariamo per la partita con il Crotone. I calcoli sull'intera stagione? Credo siano ancora dati non definitivi, son troppo importanti per noi le prossime otto partite per fare dei bilanci. Capisco sia importante per i giornalisti fare certe valutazioni, la media punti è una cosa concreta e vuol dire che il lavoro che stiamo facendo ha portato dei buoni risultati. Veniamo da una sconfitta inaspettata, che ci ha tolto un po' di entusiasmo, ma dobbiamo essere bravi a reagire e alzare ancora la media punti. Il nostro obiettivo quest'anno è costruire qualcosa, ottenere il miglior piazzamento possibile, per costruire poi per l'Inter e potenziarla per un futuro importante".

DIFFICOLTA' - "Quando si comincia a lavorare a stagione in corso hai poco tempo, devi accelerare tutto quello che fai, soprattutto la conoscenza dei giocatori, che nel nostro lavoro è la cosa più importante, perché l'obiettivo dell'allenatore è trasmettere concetti entrando nella testa dei giocatori e farlo con chiarezza, prendendo confidenza con l'ambiente".

SAMPDORIA - "E' normale che le valutazioni devono essere fatte a 360°, qualcosina la sosta ci ha tolto. La squadra non è riuscita a stare sul pezzo per 95', cosa che di solito abbiamo sempre fatto. Sicuramente abbiamo pagato qualcosa. Abbiamo avuto una reazione sbagliata dopo il pareggio, abbiamo giocato poco di squadra e molto individualmente. Abbiamo perso una partita che ci poteva vedere con un risultato diverso".

GAGLIARDINI - "E' un giocatore solido, che sa stare bene in campo, è stato un acquisto importante per il presente e per il futuro, ma avevamo fatto bene con Kondo e Brozovic a metà campo in altre partite. Gagliardini è un ottimo giocatore, ma in organico ho anche altre possibilità per mettere in campo una squadra equilibrata, che sappia proporre gioco e vada in campo per vincere. L'importante è che la squadra abbia identità, uno spirito, e quello c'è".

GRUPPO - "Se cominci a dare per scontato qualcosa, viene meno sicuramente. Il calcio è imprevedibile, tutto va sviluppato con molta attenzione. C'è una situazione che nella mia squadra dà la possibilità di continuare a pensare positivo e mi riferisco al modo in cui lavorano ogni giorno i miei giocatori. Questa è la base sulla quale costruire il futuro".

GABIGOL - "Non ho visto cosa è successo lunedì e non mi interessa. Lunedì non era contento nessuno, il problema è riprendere il nostro cammino ed essere tutti disponibili per tornare subito ai nostri livelli".

VOCI E FUTURO - "Apro la porta ma non vedo nessuno fuori (ride ndr). Sono sereno, concentrato e motivato perché stiamo lavorando bene. Mi piace l'ambiente, so di essere in una piazza importantissima, ho dovuto conquistarmi tutto nella mia carriera e continuerò a farlo anche qui all'Inter. Mi sento allenatore da Inter, assolutamente. E' un punto di partenza che potrà diventare punto di arrivo".

TOP - "Credo bisognerà fare un passo alla volta per arrivarci. Siamo ambiziosi, abbiamo una proprietà ambiziosa e una storia prestigiosa, ma è vero che negli ultimi anni le prime tre in classifica sono sempre state Juventus, Roma e Napoli. Dobbiamo proseguire il cammino che stiamo facendo, ottenere il miglior piazzamento possibile in questa stagione e poi consolidare questo piazzamento l'anno prossimo. Toccherà poi al mercato e ad altri fattori provare a farci avvicinare ancora alle squadre che sono davanti"

LAZIO - "Stanno facendo una grande stagione, ma otto partite sono tante per tutti. Vedremo alla fine dove saremo noi e dove saranno riusciti ad arrivare gli altri. Siamo sette squadre che lottano per le prime cinque posizioni, c'è da lavorare. Champions? Bisogna essere realistici, abbiamo otto partite e abbiamo le qualità per farle nostre".

SESTO POSTO - "Ci si dimentica troppo facilmente il punto di partenza. Rimaniamo concentrati, proviamo a fare più punti possibile e poi vedremo. Se la media punti sarà quella di ora, il cammino dovrà per forza essere considerato buono, ma andrà poi aggiunto a quello di inizio stagione e poi chi dovrà valutare lo farà. Otto partite sono tante, la media può migliorare, ma anche peggiorare. Toccherà a noi dimostrare di essere una squadra forte fino alla fine".

MERCATO - "Ho la fortuna di condividere Appiano Gentile quasi tutti i giorni con la società, sia con la proprietà che con Ausilio e Gardini. E' normale che si parli anche di futuro".

CONTE - "Ieri ho visto il Chelsea, quando c'è la possibilità di guardare partite importanti lo faccio. Ho guardato la semifinale di Coppa Italia, visto che dobbiamo ancora giocare con il Napoli, ma mi piace anche seguire il campionato inglese".

CROTONE - "Sarà una partita non semplice. Ci è capitato di giocare a Palermo e abbiamo sofferto, loro stanno bene e sappiamo che sarà una partita difficile, dura".

DERBY - "Quello che mi aspetto? E' facile intuirlo. Ora c'è il Crotone, per ogni valutazione aspettiamo lunedì prossimo".

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