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Rafinha: “Con l’Inter sono tornato un calciatore, speravo nel riscatto. Icardi pazzesco…”

L'ex trequartista dell'Inter, ora al Barcellona, ha parlato in vista della gara di Champions

Andrea Della Sala

Dopo la vittoria nel derby, l'Inter mercoledì sarà di nuovo in campo. La squadra di Spalletti scenderà in campo per la Champions al Camp Nou col Barcellona e ritroverà un volto noto, Rafinha. Intervistato dal Mundo Deportivo, il brasiliano ha parlato della positiva esperienza in nerazzurro:

Stai bene?

"Sto molto, molto bene, davvero. Mi sento fisicamente come non mai, lavorando sodo e sono molto felice di sentirmi così".

Questa intervista avremmo potuto farla a Milano. Come hai vissuto l'estate?

"È stata un'estate impegnativa, a causa dell'incertezza di quello che sarebbe successo perché non avevo nulla di chiaro. Le cose stavano cambiando, ma ero anche a casa, con la comodità di essere nella migliore squadra del mondo".

Sei ferito dall'Inter?

"Ferito non è la parola adatta. Sono passati solo pochi mesi in cui sono stato molto bene, recuperando fiducia dopo un lungo infortunio. Per il trattamento dei miei compagni di squadra e quello di tutti i tifosi mi sono sentito molto a mio agio, mi hanno trattato come a casa. Logicamente, quello che è successo, non era previsto".

A gennaio sono arrivati ​​a concordare qualcosa oltre la cessione?

"Per contratto, non c'era nessun obbligo".

Hai avuto qualche spiegazione?

"No. Sapevo che erano felici all'interno del club e pensavamo che avrebbero esercitato l'opzione di acquisto, ma non è successo".

Cosa ti ha dato l'occasione con l'Inter?

"Ho ritrovato la fiducia, che per me è stata la cosa più importante. Mi sono sentito di nuovo un calciatore e ho ritrovato la felicità di nuovo facendo quello che mi piace di più. Per me è stata un'esperienza brutale e incredibile".

Cosa è rimasto?

"Sono rimasto sorpreso. I compagni erano eccellenti, era un gruppo fantastico. Sono rimasto con la passione che hanno gli interisti. Era pazzesco, mi ricordava come vivono il calcio in Brasile".

Ti vedo nostalgico...

"Sono sentimenti, ricordi molto belli, la verità".

Mercoledì sarà un giorno speciale.

"Ovviamente. È stata una grande sorpresa quando ho visto il sorteggio e una motivazione per me. Allo stesso tempo, voglio incontrarmi di nuovo con i miei ex compagni e con le persone che mi hanno accolto così bene".

Come hai scoperto che avreste giocato contro l'Inter?

"Eravamo in riunione con il mio amico Xavi, che ha anche vissuto l'esperienza dell'Italia. La notifica arrivò al cellulare, si voltò e disse: "Guarda chi ci è toccato". Immagina come sono rimasto".

Parlami del tecnico: Luciano Spalletti.

"È molto tattico. È molto attento, specialmente ai piccoli dettagli. Ha a disposizione anche giocatori molto bravi ed è una squadra che può giocare molto bene".

L'Inter del Giuseppe Meazza sarà molto diversa in quello che verrà al Camp Nou?

"Credo di sì. Ma la scorsa stagione ci sono stati momenti in cui abbiamo giocato meglio fuori che dentro casa. Ora la squadra è cambiata molto rispetto a quando ci ho giocato io".

A Milano, Icardi lo ha ospitato. E' un'istituzione, giusto?

"L'ho incontrato 15 anni, quando sono arrivato all'accademia del Barça. Abbiamo studiato insieme e da lì l'amicizia. Nei miei primi giorni a Milano mi ha aiutato molto. Come calciatore è pazzesco".

Parliamo di Barcellona Valverde sta dando i suoi minuti in gocce".

"Come ho sempre detto, quando sto bene fisicamente sono disposto a correre per ottenere quante più opportunità che l'allenatore può darmi. Sì, come ogni giocatore mi piacerebbe giocare di più, ma per questo mi sforzo ogni giorno".

(Andrea Della Sala - Daniele Vitiello)