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Inter, servono 20-30 mln per liberarsi del FPF. Il club: “Lavori in corso”. Le ipotesi…

L'Inter deve trovare 20-30 milioni di euro entro giugno per potersi liberare definitivamente dell'accordo con la Uefa

Daniele Mari

Una trentina di milioni per raggiungere il pareggio di bilancio. E' questo l'obiettivo dell'Inter in vista del prossimo 30 giugno. «Lavori in corso», dicono fonti del club a Il Sole 24 Ore, che analizza la situazione nerazzurra in vista della fine della stagione sportiva.

Suning, spiega il Sole, ha firmato in dicembre un accordo di sponsorizzazione per i centri di allenamento e le divise di allenamento che vale oltre 15 milioni l’anno, ma questa generosa sponsorizzazione non è sufficiente. Il club punta a stipulare accordi commerciali in Oriente o, come estremo rimedio, alla cessione in giugno di un calciatore con una plusvalenza sufficiente a coprire il buco della gestione. Tra le ipotesi c’è la vendita Marcelo Brozovic, a bilancio per soli 5,28 milioni. Se scegliesse questa strada, l’Inter dovrebbe avere il via della Lega a registrare la cessione (e la plusvalenza) nel bilancio in chiusura al 30 giugno 2017, perché il calciomercato si aprirà in luglio, quando sarebbe troppo tardi per salvare il bilancio di questa stagione.

LA SITUAZIONE - "L’Inter ha chiuso il bilancio al 30 giugno 2016 con una perdita netta consolidata di 59,6 milioni. Ai fini del «settlement agreement» con l’Uefa del 2015, la perdita non doveva superare i 30 milioni. Dai costi vanno però esclusi gli oneri per vivai, stadio, investimenti nel «sociale». L’Inter ritiene di aver dimostrato che il bilancio 2016 ha rispettato l’obiettivo, anche se dall’Uefa non è ancora arrivata la comunicazione ufficiale che i conti sono a posto.

L’accordo con la Uefa dice che se quest’anno, anziché un break-even, ci fosse una perdita fino a 10 milioni, il club dovrebbe pagare una multa di 7 milioni".