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Closing Milan: ora filtra pessimismo. Berlusconi è furioso e i 200 milioni di caparra…

Altro che terza caparra, la prossima settimana potrebbe trasformarsi, in realtà, in quella che farà deragliare definitivamente la cessione del Milan

Riccardo Fusato

Altro che terza caparra, la prossima settimana potrebbe trasformarsi, in realtà, in quella che farà deragliare definitivamente la cessione del Milan... almeno a Sino Europe. Da giovedì, infatti, il pessimismo attorno alla trattativa è schizzato alle stelle. Tanto che non sarebbe nemmeno servita la conference-call che, nella stessa giornata, avrebbe visto come partecipanti Yonghong Li, Han Li, Fininvest e i vari advisor. Ufficiosamente viene comunicato che dal fronte cinese sarebbero arrivate garanzie sufficienti a tenere in piedi tutto, nonostante il versamento dei nuovi 100 milioni di euro sia slittato ulteriormente almeno a metà della prossima settimana. In realtà, la fiducia di Fininvest (e soprattutto di un berlusconi furioso) sarebbe precipitata e sarebbe quindi ad un passo la decisione di mettere la parola fine all'intera vicenda. La conseguenza di questa scelta sarebbe quella di tenersi i 200 milioni già versati. E, proprio in questa chiave, potrebbe esserci la visita in Procura dell'avvocato Ghedini, legale di Berlusconi, per consegnare un fascicolo che dimostri la provenienza lecita di quel denaro. Certo, Yonghong Li non si rassegnerà a perdere tutti quei soldi senza dare battaglia. Tanto più che l'intenzione di appellarsi alla "forza maggiore" per recuperare almeno la seconda delle due caparre già versate era già emersa. Sino Europe, infatti, ritiene che l'affare si sia arenato per cause indipendenti dalla propria volontà, ovvero la forte limitazione agli investimenti all'estero imposta dal governo di Pechino. Il Wall Street Journal ha dato le acquisizioni di aziende europee da parte di soggetti cinesi in flessione per il 90%.

(Corriere dello Sport)

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